Strage di tartarughe in spiaggia, la «colpa» è dei bagnanti

Tartaruga morta (Eboli)
Tartaruga morta (Eboli)
di Ilenia De Rosa
Venerdì 4 Settembre 2015, 11:48 - Ultimo agg. 17:40
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EBOLI - Quaranta tartarughe marine nascono a Marina di Camerota, altre muoiono sulla spiaggia di Eboli. A causare la strage di oltre 50 animali sul litorale di Campolongo è stata la leggerezza e la stupidità con cui i bagnanti hanno vissuto l’evento.

Nessuno ha pensato di allertare gli enti competenti, alcuni hanno persino catturato i cuccioli con i secchielli, provocandone la morte.

Qualche ora dopo è arrivata alla polizia municipale la segnalazione di una signora presente al momento della schiusa.

Il repentino intervento dei vigili ha consentito di salvare la vita di dieci tartarughe.

Molto più elevato, però, è il numero di quelle che sono morte. «Invitiamo sempre le persone a contattarci oppure chiamare al 1530 - spiega Fulvio Maffucci, operatore della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli - altrimenti un evento importante come la schiusa di un nido può trasformarsi in strage, come in questo caso».

A Marina di Camerota, invece, quaranta cuccioli, durante le prime ore del mattino, hanno raggiunto il mare. Il nido non era tra quelli segnalati e, dunque, sorvegliati dagli operatori della stazione zoologica e dalla rete di associazioni che sta supportando l’attività di monitoraggio. La presenza in spiaggia dei volontari, però, ha consentito l'avvistamento della schiusa delle uova. Immediatamente in azione il piano per proteggere il cammino dei piccoli animali fino al mare.

Salgono, quindi, a 7 quest'anno le nidificazioni in Campania: colpa delle temperature roventi.

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