«1000 GIORNI»: dalla gravidanza ai primi tre anni di vita del bambino

Lunedì 18 Aprile 2016, 18:02
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 Centro per donne, neogenitori e L’Associazione Pianoterra onlus, la Fondazione Pianoterra onlus e l’Associazione Antropos onlus, in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri, hanno avviato a Napoli nel rione Sanità e a Roma nel quartiere Tor Sapienza il progetto denominato “1000 GIORNI”. Come ben noto, dal concepimento al terzo anno, i primi mille giorni sono estremamente importanti per lo sviluppo dell’individuo. Pertanto, sostenere i genitori, indirizzarli verso forme idonee di accudimento e cura, accompagnarli nella costituzione della relazione col proprio bambino, rappresenta un potente strumento di prevenzione soprattutto per le famiglie di basso livello socio-economico. Il progetto “1000 giorni” è un sistema di interventi ed azioni precoce, bi-generazionale, integrato e multidimensionale, rivolto a donne in gravidanza, neo-genitori e bambini molto piccoli (0-3 anni). In entrambi i territori in cui si realizza, Rione Sanità a Napoli e Tor Sapienza a Roma, il programma 1000 Giorni si configura come un intervento comunitario, inserito cioè in una progettualità più ampia, legata ad una solida rete territoriale. Pur se molto diversi tra loro, entrambi sono quartieri degradati, dove povertà, dipendenza, criminalità, indebitamento, abbandono scolastico, disoccupazione sono fenomeni che riguardano una larga fetta della popolazione. Il Target è costituito dalle n. 730 donne per anno in gravidanza e neomamme e relativi nuclei familiari italiani e stranieri nel quartiere Sanità a Napoli e circa n. 436 per anno nel quartiere Tor Sapienza a Roma, e rappresentano il denominatore di riferimento del progetto; il contatto e l’accoglienza sono il primo obiettivo, l’universalismo selettivo e proporzionale ai bisogni la metodologia di fondo. Una specifica attenzione è rivolta ai nuclei familiari in condizioni di maggiore vulnerabilità, povertà e a rischio di emarginazione sociale, ai quali è indirizzata l’ attività informativa e l’offerta attiva di contatto ed accoglienza sia individuale che di gruppo presso lo Spazio 1000 Giorni, fino ad arrivare, per i nuclei familiari in condizioni di grave rischio di esclusione sociale, a definire progetti personalizzati con interventi e azioni integrate, comprese le visite domiciliari periodiche nel corso del primo anno di vita dei bambini. Quattro le azioni fondamentali previste dal programma: l’attivazione di un coordinamento comunitario dei servizi per la famiglia per creare integrazione e collegamento tra le diverse strutture territoriali che si occupano di salute materno-infantile (strutture pubbliche, private, formali, informali); l’apertura di uno sportello di ascolto per accogliere le donne ed avviare un’attenta analisi della domanda, dei bisogni e delle risorse, indispensabile per personalizzare l’intervento, per programmare e coordinare le azioni di sostegno; la promozione e la diffusione del programma tra le donne in gravidanza, le mamme ed i nuclei familiari, anche attraverso l’individuazione e la formazione di “mamme antenna”, che potranno coadiuvare il lavoro e le attività del programma; si prevede, inoltre, di attivare una sorta di “registro di quartiere delle gravidanze”, al quale le donne potranno iscriversi, e di realizzare attività di home-visiting per i casi di maggiore complessità; l’offerta di attività e servizi quali: orientamento ai servizi socio-sanitari-educativi territoriali; incontri con esperti della salute e del benessere della donna e del bambino; incontri di puericultura e sostegno all’allattamento; gruppi psico-educativi di accompagnamento alla genitorialità; laboratori creativi ed espressivi; attività ludico-ricreative per facilitare l’interazione madre-bambino; counselling individuale e di famiglia.
Il programma 1000 GIORNI prevede, inoltre, l’utilizzo di uno strumento innovativo – La valigia Maternità – che si ispira all’esperienza finlandese (Maternity Package – Baby box-) e che offre un incentivo concreto alla prevenzione e all’acquisizione delle prime competenze genitoriali. Sia Pianoterra che Antropos sono associazioni già attive in progetti rivolti alle mamme, ai genitori, ai bambini e ai ragazzi, in rete con i servizi pubblici ed in collaborazione con altre realtà associative tra cui Save the Children Italia onlus. Pertanto, in entrambi i quartieri, è attiva una rete di servizi socio-sanitari- educativi che possono essere definiti longitudinali, in quanto mirano a racchiudere, al loro interno, l’intero arco dell’età evolutiva in un disegno complessivo, teso a restituire un modello di continuità e coerenza degli interventi. L’obiettivo è quello di promuovere e diffondere buone pratiche parentali al fine di ridurre e prevenire possibili fattori di rischio, sia in ambito sanitario che psico-sociale-educativo, di facilitare ed incoraggiare le famiglie più vulnerabili ad utilizzare in maniera efficace le strutture socio-sanitarie ed educative del territorio e di offrire servizi aggiuntivi ed innovativi di cura e benessere per la donna ed il bambino. Ci si aspetta in definitiva, con la presenza visibile di un presidio territoriale aperto, in rete con i servizi pubblici ed il volontariato, di dare un contributo per la crescita dell’empowerment comunitario che sappiamo essere lo strumento più potente per il benessere dei cittadini e per lo sviluppo territoriale.
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