«Dietro le parole di Roberto Saviano, che non conoscevo, c'è una visione ideologica molto pregiudiziale. Noi abbiamo un apparato statale di ricerca e soccorso in mare che non ha da imparare nulla da nessuno, men che meno dalle navi private». Replica così a Roberto Saviano il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, intervistato da Andrea Pancani a Mediterranea, la rassegna di Micromegas Comunicazione a Sabaudia in corso in questi giorni.
Roberto Saviano aveva attaccato duramente su Facebook il titolare del Viminale dopo il naufragio di Lampedusa, domandandosi: «Piantedosi si farà un sereno bagno nello stesso mare dove muoiono centinaia di persone consapevole che le navi Ong che ha fermato avrebbero potuto salvarle?». Una presa di posizione nettissima, non la prima dello scrittore e giornalista contro esponenti dell'attuale governo: in passato Saviano si è scagliato più volte contro il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e il premier Giorgia Meloni.
Matteo Piantedosi, chiamato in causa questa volta, ha risposto ulteriormente a Saviano: «Segnalo che nessuno ha allontanato le navi Ong da quel quadrante» ma «ce ne sono cinque o sei che stanno sistematicamente circolando o pattugliando». Negli scorsi giorni sono morti quarantuno migranti dopo che la barca sui cui erano a bordo, salpata da Sfax (Tunisia), è affondata nel canale di Sicilia.