Lanciano, quintali di aiuti per i poveri
abbandonati in discarica: indaga la Procura

Lanciano, quintali di aiuti per i poveri abbandonati in discarica: indaga la Procura
di Serena Giannico
Domenica 25 Settembre 2016, 16:01 - Ultimo agg. 19:48
2 Minuti di Lettura
Aiuti umanitari abbandonati in contrada Fontanelle a Lanciano, in varie discariche che punteggiano la zona. Scattano lei verifiche di forze dell'ordine e magistratura. A disporre le indagini è stato il pubblico ministero Rosaria Vecchi. Tra i rifiuti, da oltre un mese, campeggiano alimenti di matrice europea destinati ai poveri. Pasta di grano duro, biscotti per bambini, legumi, latte, coloranti, estratti per prodotti dolciari, liquori, marmellate: sono stati abbandonati nella spazzatura, lungo 700 metri di una via malconcia – come molte delle strade provinciali del Chietino – semicoperta da arbusti e tappezzata da immondizia. Molte delle cibarie – che recano sulla confezione la dicitura “Aiuto Ue-Fead. Prodotto non commeciabile” - non sono ancora scadute.

«E' dallo scorso 15 agosto – racconta Antonio Campitelli, residente – che, tra le cataste di sporcizia che caratterizzano questa strada, che versa nel degrado assoluto, compaiono prodotti col marchio dell'Europa. All'inizio abbiamo creduto che potesse essere opera di privati, ma adesso non lo pensiamo più perché si tratta di una caterva di merce... Quanta? Beh, - sottolinea con un sorriso - ci avrei messo su un supermercato. Io ci vivo qui e, mi creda, che spreco... Beni che arrivano da denaro pubblico, o no?»

Prodotti gettati tra il pattume e che i passanti, viste le buoni condizioni, non hanno disdegnato di raccogliere, di caricare sull'auto e di utilizzare a casa. «Cartoni zeppi di latte - ricorda Campitelli -; pacchi di piselli, ceci e fagioli ancora nel cellophane. Ma anche giocattoli e materiale didattico per l'infanzia: bambole ed orsacchiotti, quaderni per la scuola. I peluche? Colorati, con i cuoricini. Puzzle... Beh, se li sono presi, troppo simpatici per lasciarli marcire lì. Almeno così non è andato tutto irrimediabilmente perduto».

Gli investigatori hanno dato un'occhiata ai luoghi, raccolto dichiarazioni e scattato foto. Tra la sporcizia, spostando tra eternit e plastiche, spuntano i nomi diverse aziende: di una srl di Soncino (Cremona), ditta aggiudicataria per il latte; di una società di Sarno, nel Salernitano, per la passata di pomodoro in brik; di una cooperativa agroalimentare della Navarra, in Spagna, per le confetture di frutta. «A scavare – commenta un altro abitante – chissà che altro verrebbe fuori». Il Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti) si occupa di dare assistenza materiale, con generi alimentari, abiti e altri articoli essenziali per uso personale, come scarpe, sapone e shampoo. Prevede anche aiuti a ragazzi provenienti da famiglie disagiate; l’attivazione di mense allo scopo di favorire la partecipazione degli studenti ad attività pomeridiane extracurriculari. E' un programma di lotta alla miseria per il quale, nei Paesi dell'Unione, per il periodo 2014-2020, sono stati stanziati oltre 3,8 miliardi di euro. «Anche a noi – fa presente Luigi Cuonzo, direttore della Caritas diocesana Lanciano-Ortona – sono arrivate, più volte, segnalazioni di prodotti Fead ammucchiati, anche in pieno centro, accanto ai cassonetti della nettezza urbana».
© RIPRODUZIONE RISERVATA