Torna il concorso in Polizia, 13mila
​convocati per ripetere la prova

Torna il concorso in Polizia, 13mila convocati per ripetere la prova
di Daniela De Crescenzo
Lunedì 30 Gennaio 2017, 10:50 - Ultimo agg. 20:05
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Si ripeteranno dal 6 all’11 marzo le prove per il concorso a 559 allievi agenti annullate nello scorso dicembre dal capo della polizia Franco Gabrielli. Con un decreto pubblicato il 24 gennaio sulla Gazzetta Ufficiale, tutti i tredicimila concorrenti sono convocati a sostenere la ripetizione della prova scritta presso la Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza dell’Aquila.  «Ai candidati verrà somministrato un questionario articolato in ottanta domande, con risposta a scelta multipla ed avranno a disposizione sessanta minuti per effettuare la prova» è scritto sulla Gazzetta e quindi la formula adottata sarà quella già prevista a maggio dello scorso anno e duramente contestata dai sindacati e dagli stessi sindacati.

A dicembre Gabrielli oltre ad annullare le prove aveva anche disposto la revoca della commissione esaminatrice e l'avvicendamento del personale dell'Ufficio attività concorsuali. Un provvedimento senza precedenti arrivato dopo le numerose segnalazioni di possibili brogli da parte di alcuni sindacati e molti comitati e dopo l’apertura di un’inchiesta giudiziaria. In totale a oggi sono nove i concorsi sui quali la procura di Napoli indaga per sospette irregolarità. Oltre al concorso annullato dal capo della polizia Franco Gabrielli, e alla prova per aspiranti agenti della Penitenziaria per la quale nove persone sono state arrestate nei mesi scorsi, al vaglio del pool partenopeo reati contro la pubblica amministrazione, ci sono altri sette concorsi, tutti banditi nell’ambito delle forze dell’ordine. Nel mirino della Procura di Napoli (sezione diretta dall'aggiunto Alfonso D'Avino, fascicolo a firma del pm Stefania Buda) ci sono anche le prove per allievi marescialli del ruolo ispettori dell'Arma, carabinieri in ferma breve, ferma quadriennale nell'Esercito, nella Marina Militare, nella Capitaneria di Porto e nell'Aeronautica, e allievi marescialli della guardia di finanza. In tutti questi casi i risultati delle prove potrebbero essere stati falsati da aiuti esterni. Aiuti arrivati, ma è solo un’ipotesi, attraverso alcuni centri di formazione che avrebbero fornito agli allievi indicazioni precise. Nel caso del concorso per i 559 aspiranti poliziotti, sarebbe stato fornito l’algoritmo, cioè la formula matematica, che permetteva di individuare l’esatta successione della casella da barrare.

A far nascere i sospetti degli esclusi erano stati i risultati dei test: anomala  la percentuale dei candidati che avevano ottenuto una votazione superiore al 9, ben 767 su 14.028. E molti dei possibili vincitori provenivano proprio dalla Campania, in particolare dall'area aversana. Sfidando tutte le leggi della statistica, poi,  ben 194 giovani non avevano sbagliato nemmeno una delle ottanta risposte. 134 avevano commesso un solo errore e 93 avevano commessi 2. Un risultato assai improbabile, per non dire impossibile.

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La puntata di Report dedicata allo «Stato dei concorsi»
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