Delitto di Alatri, Castagnacci scarcerato la mattina del pestaggio mortale

Castagnacci scarcerato la mattina del pestaggio. "Pm chiese obbligo di firma, il giudice disse no"
Castagnacci scarcerato la mattina del pestaggio. "Pm chiese obbligo di firma, il giudice disse no"
Mercoledì 29 Marzo 2017, 13:27 - Ultimo agg. 30 Marzo, 09:15
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Uno dei due fermati per l'omicidio di Emanuele Morganti, Mario Castagnacci, era stato fermato a Roma giovedì 23 marzo perchè trovato in possesso di centinaia di dosi di droga ma fu rilasciato il mattino successivo, ovvero il 24 marzo. La notte poi avvenne ad Alatri il terribile pestaggio di Emanuele. Il gip, convalidando l'arresto per Castagnacci e altri tre complici, riconobbe la tesi difensiva del «consumo di gruppo» che portò alla scarcerazione. 

Ad eseguire l'arresto di Castagnacci e degli altri tre erano stati i carabinieri della Stazione San Pietro durante un'operazione antidroga in un appartamento a Roma. Durante la perquisizione erano state trovate 300 dosi di cocaina, 150 di crack e 600 di hashish. Poi erano scattati gli arresti. Il 24 marzo, ovvero il giorno dopo, i 4 erano comparsi davanti al gip di Roma che aveva convalidato gli arresti ma rimettendoli in libertà senza richiedere l'osservanza di nessun tipo di obbligo. La notte tra il 24 e il 25 marzo avviene il terribile pestaggio di Emanuele Morganti ad Alatri: Castagnacci è considerato dagli investigatori autore anche del colpo mortale. Si ritiene che all'origine della ferocia insensata messa in atto da Castagnacci e dal fratellastro Paolo Palmisani, l'altro fermato, vi sia stata l'assunzione di un mix di droghe e alcol. Castagnacci ha anche alcuni precedenti: nel 2011 era stato arrestato perché in possesso di 5 chili di hashish ed attualmente ha un procedimento in corso, sempre per traffico di stupefacenti. 

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