"Alessandra sepolta vicino a un altro corpo":
"Chi l'ha Visto" riapre un caso del 1975 -Foto

Alessandra Sandri
Alessandra Sandri
Mercoledì 1 Luglio 2015, 17:04 - Ultimo agg. 17:31
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Nuovi sviluppi sul caso di Alessandra Sandri, scomparsa nel nulla il 7 aprile 1975 nel centro di Bologna.

Nel luogo in cui sarebbe sepolta, potrebbe essere stato nascosto anche il cadavere di un altro uomo, scomparso quattro anni dopo e collegato alla vicenda. È un'ipotesi che gli investigatori della Procura e della squadra Mobile di Bologna prendono in considerazione, in seguito ad alcuni riscontri d'indagine, su cui viene però mantenuto stretto riserbo.

Il caso è stato riaperto dopo che, qualche tempo fa, una donna si era rivolta alla Polizia, in seguito ad una puntata di Chi l'ha visto, riferendo di dialoghi da lei ascoltati all'epoca, sul luogo dove potrebbe essere stato nascosto il corpo della bambina.

Ieri la donna, 65 anni, è stata risentita per due ore dal Pm Giampiero Nascimbeni e avrebbe indicato una zona abbastanza precisa in provincia di Bologna, a quanto pare sull'Appennino.

Un luogo comunque diverso da quello dove ci furono ricerche in passato. Le sue sono state definite ieri dal procuratore aggiunto Valter Giovannini «dichiarazioni sicuramente utili alla prosecuzione delle indagini». L'altro uomo scomparso nel 1979 sarebbe Remo Soravia Gnocco, di cui si persero le tracce vicino al fiume Savena, proprio qualche giorno prima dell'inizio del processo per gli abusi alla bimba, terminato con due condanne passate in giudicato. Il caso di Soravia Gnocco, all'epoca, venne liquidato come un suicidio.

Ma l'uomo era un avventore del bar di via Carissimi frequentato anche dalle persone condannate. Secondo alcune segnalazioni, diceva di sapere chi aveva ucciso la bambina. L'inchiesta per l'omicidio della bimba fu mandata verso l'archiviazione nel 2011 per la morte del reo, Franco Mascagni, uno dei due bolognesi condannati nel 1982.