Corruzione, presidente Anm al Governo: «Meno stupore e più determinazione»

Corruzione, presidente Anm al Governo: «Meno stupore e più determinazione»
Sabato 20 Dicembre 2014, 16:20 - Ultimo agg. 21 Dicembre, 10:12
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La riforma della responsabilità civile dei magistrati «costituisce una specie di ossessione della politica, e non da tre ma da trenta anni almeno».

A denunciarlo il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, in apertura del Comitato direttivo centrale che si è tenuto oggi a Roma, convocato per decidere le iniziative di mobilitazione sulla base di quanto deliberato dall'assemblea straordinaria del 9 novembre scorso.



«Quanto alla corruzione, i toni di indignazione che la politica intera ha levato all'esplodere dell'ennesimo gravissimo scandalo stridono con la debolezza delle annunciate proposte governative, aumento della pena e limiti al patteggiamento - ha ammonito ancora il presidente dell'Anm - Proposte che rischierebbero di scoraggiare ogni collaborazione e rendere ancor più saldo quel patto che lega corrotti e corruttori nell'omertà di un accordo fondato sulla comune convenienza». Sabelli ha quindi ribadito l'auspicio che le «sia presentata una proposta di legge adeguata alla gravità di questo crimine, sempre più saldamente collegato ai fenomeni mafiosi».



Una proposta, ha spiegato, «mirata, severa ed efficace, da approvarsi in tempi molto brevi, che raccolga le indicazioni contenute nelle convenzioni internazionali e preveda meccanismi premiali per chi collabora, efficaci strumenti investigativi e un'ampia equiparazione, ai fini processuali, fra corruzione e crimine organizzato». «Ci auguriamo che non ci si limiti invece a pochi, modesti ritocchi, inseriti in fretta in qualche ampia proposta di legge - ha concluso Sabelli - destinata a lunghi percorsi parlamentari e magari a impantanarsi, una volta scemata l'indignazione del momento e archiviato il ricordo dell'ultimo scandalo».



La proposta di riforma della prescrizione «annunciata a fine agosto e ancora in fase di elaborazione», potrebbe «se non accompagnata da soluzioni in grado di stroncare ogni tentativo di innaturale dilatazione dei tempi del processo, aggravare paradossalmente ancor più la durata dei processi».
Una proposta che «pare avviarsi verso l'introduzione di nuove ipotesi temporanee di sospensione nelle fasi di impugnazione - ha ricordato - cui si aggiunge il recente annuncio di un probabile allungamento del termine ordinario». «Se la prescrizione è quello scandalo che disperde lavoro e risorse allora il legislatore deve bloccarla se non dopo l'esercizio dell'azione penale (come pure sarebbe ragionevole) quanto meno dopo la sentenza di primo grado», ha sottolineato Sabelli. «Bloccare la prescrizione non soltanto è conforme a giustizia - ha concluso il presidente Anm - ma stimolerà il ricorso ai riti alternativi e scoraggerà le impugnazioni inutili».
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