La bresaola della Valtellina Igp? È fatta
con carne di zebù dal Brasile (e non solo)

La bresaola della Valtellina Igp? È fatta con carne di zebù dal Brasile (e non solo)
Giovedì 5 Maggio 2016, 16:17 - Ultimo agg. 7 Maggio, 10:38
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Il sapore è gustoso e la carne ricca di proteine e povera di grassi. Bastano queste due caratteristiche per spiegare l'incredibile successo della bresaola tra gli italiani. L'affettato con marchio Igp della Valtellina, negli ultimi 20 anni, ha visto infatti quasi raddoppiare il gradimento tra i consumatori. Peccato che sia composta da alimenti non proprio italiani, come la carne di zebù (un bovino con la gobba tipico del Brasile), limousine e garronesi (bovini francesi) e altri bovini irlandesi e austriaci.

La legge, d'altronde, lo consente. La Igp disciplina infatti il metodo (stagionatura) ed il luogo di produzione (l'intera provincia di Sondrio), ma non i tipi di carne che la bresaola debba contenere. L'unica garanzia per i consumatori sono i controlli della filiera ad opera del Ministero delle Politiche Agricole, ma per i produttori non c'è alcun obbligo di indicare nell'etichetta l'origine delle carni, che non viene quindi esplicitamente dichiarata.

I produttori della bresaola, però, assicurano: «Lo zebù è un animale che vive allo stato brado e semibrado, in ambienti incontaminati, e garantiamo al 100% che la sua carne, oltre ad essere buona, è anche sana. Non possiamo fare altrimenti, i capi che abbiamo nella sola Valtellina basterebbero per produrre bresaola solo per una settimana». La Coldiretti e il Ministero, ad ogni modo, hanno invitato i produttori a indicare sempre l'origine di provenienza delle carni, ma prima di una direttiva europea occorrerà aspettare almeno un anno.
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