Catania. Sgozzata in casa dall'ex
fidanzato della figlia: litigavano

Catania. Sgozzata in casa dall'ex fidanzato della figlia: litigavano
di Alfio Candreba
Domenica 31 Luglio 2016, 12:10 - Ultimo agg. 17:43
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Catania. Ha sgozzato una donna di 55 anni, Marina Zuccarello, perché gli aveva intimato di stare lontano dalla figlia che lo aveva lasciato. Agostino Siciliano, 30enne, lo ha confessato nella tarda serata di ieri, quando si è consegnato alle forze dell'ordine al termine di una fuga durata qualche ora. Pressato da parenti e amici che al telefono gli avevano consigliato di costituirsi, il giovane omicida è stato bloccato nel Cosentino mentre rientrava a Taranto. Siciliano avrebbe ammesso che al termine di una violenta lite scoppiata nella abitazione di campagna della donna, a Madonna degli Ammalati, una frazione di Misterbianco, avrebbe impugnato un coltello da cucina in in raptus di follia.

I sospetti dei carabinieri, subito dopo la scoperta del cadavere, si erano subito concentrati sul giovane laureato, che vive in Puglia, a Taranto, e con il quale una delle figlie della vittima, la più piccola, aveva avuto una relazione sentimentale poi finita. La ragazza lo aveva conosciuto su Internet e diversi sarebbero stati in passato i tentativi del giovane di riappacificarsi con lei, ma senza esito.

A scoprire il cadavere della donna, nella sua casa di villeggiatura, è stato il marito, Salvatore Palazzolo, di 65 anni, che lavora come bidello. L'uomo era uscito di casa per comprare il giornale e le sigarette e al suo ritorno ha trovato il corpo della moglie riverso a terra vicino alla cucina, in un lago di sangue e con una ferita da arma da taglio alla gola. Ha subito chiamato i carabinieri, che hanno evidenziato anche la presenza di tracce di sangue su un cancelletto nei pressi dell'abitazione della vittima. I militari hanno inoltre controllato le immagini registrate dalle telecamere collocate nei pressi dell'abitazione della vittima.

Prima di fermarlo, i carabinieri hanno cercato l'omicida in ogni luogo: posti di blocco sono stati predisposti in tutta la Sicilia, era presidiato anche l'imbarco di Messina per attraversare lo stretto e il modello della vettura era stato diramato a tutte le forze dell'ordine. Controlli serrati anche sui treni in partenza per la Sicilia e per l'Italia. Le generalità e la foto del sospettato sono state diffuse anche nei maggiori aeroporti.

Anche i carabinieri di Taranto erano stati allertati dell'eventualità che il 30enne sarebbe potuto tornare nella sua città. Per tutta la mattina i carabinieri della tenenza di Misterbianco e della compagnia Fontanarossa hanno ispezionato il luogo del delitto con l'intervento della scientifica per rilevare ogni particolare utile alle indagini. Il marito e le figlie della donna sono stati portati in caserma per essere sentiti dai carabinieri. Gli investigatori del Comando provinciale di Catania hanno controllato alcune delle telecamere installate nei pressi dell'abitazione alla ricerca di immagini utili per le indagini. La coppia ha due figlie, di 27 e 26 anni, e ha una casa di villeggiatura nella frazione di Santa Maria Ammalati, dove molti abitanti del paese si trasferiscono durante il periodo estivo.

Il marito, Salvatore Palazzolo, di 65 anni, lavora come bidello in una scuola. La figlia di 27 anni ieri mattina non era nell'abitazione ma era rimasta nella casa di Misterbianco. L'altra figlia era partita per un campeggio nel Messinese ed è stata rintracciata dai carabinieri. La famiglia Palazzolo è molto conosciuta in paese e viene descritta come tranquilla. Una vita ordinaria, senza mai litigi o dissapori né all'interno del nucleo familiare né all'esterno. Ieri mattina la coppia aveva in programma una gita al mare in compagnia di amici.
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