Celebrazioni dei Trattati di Roma, cinquemila agenti in campo. Tutti i divieti nella zona rossa

L'allerta, già altissima, oggi è massima. L'attacco terroristico, che ieri a Londra ha gettato nuovamente l'Europa nella paura, arriva a ridosso del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, il 25 marzo. Quando oltre 40 Capi di Stato e primi ministri giungeranno nella Capitale. E troveranno ad accoglierli una città blindata. 

Gli occhi dell'Europa saranno puntati sul Campidoglio, sede del vertice, e resteranno con il fiato sospeso, per il timore di un nuovo attentato. La gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico, fino a ieri mattina, era concentrata sull'individuazione di possibili infiltrazioni di violenti, nelle 6 manifestazioni previste ed autorizzate dalla Questura. Ma da ieri si è alzato decisamente il tiro: le misure di allerta sono state raddoppiate. Saranno oltre 5mila gli uomini delle forze dell'ordine in campo, in divisa o in borghese, uomini rana a presidio del Tevere e agenti con cani anti-esplosivo in Centro, tra la gente.

Cenbto telecamere di sorveglianza e lo spazio aereo su Roma sarà rigorosamente off limits così come saranno vietati gli accessi dei camion che trasportano merce anche nelle due aree blindate, la blu intorno al Campidoglio e la rossa intorno al Quirinale. A Roma, da oggi a domani, è previsto l'arrivo di oltre 30mila persone con decine di pullman e treni da tutta Europa. Occhi puntati quindi sulle stazioni ferroviarie, gli aeroporti e le autostrade in direzione Roma. 

La Questura ha chiesto la massima collaborazione: i residenti delle due aree chiuse dovranno farsi riconoscere prima di accedervi mentre tra i manifestanti sarà sequestrato qualsiasi oggetto o vestiario in grado di nascondere il volto. Ieri intanto si sono aperte le celebrazioni: «Oggi l'Europa ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in Parlamento - appare quasi ripiegata su se stessa. Come ieri, c'è bisogno di visioni lungimiranti, con la capacità di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi».