Cinque ore sul treno a 40 gradi:
parte la class action contro Italo

Cinque ore sul treno a 40 gradi: parte la class action contro Italo
Mercoledì 7 Giugno 2017, 20:48
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«Guasti e inconvenienti tecnici possono succedere e vanno messi in conto quando si viaggia, ma quel che sta succedendo con il blocco di un treno Italo dell’alta velocità è inaccettabile in un Paese civile». Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che, insieme al portavoce regionale Vincenzo Peretti, alla coordinatrice dell’esecutivo nazionale Fiorella Zabatta e al componente dell’esecutivo nazionale Luigi Esposito, sono a bordo di uno dei treni che sta accumulando ritardi di quasi due ore.

«È assurdo che un treno sia rimasto per ore fermo nelle campagne del frusinate e non ci sia stata, stando a quanto denunciato dai passeggeri, un’assistenza adeguata da parte del personale di bordo come s’intuisce dalle parole di chi è a bordo», ha aggiunto Borrelli riportando quanto detto dal patròn del Teatro Posillipo, Alessandro Cannavale: «Siamo partiti da Napoli centrale alle 8.50 con arrivo previsto a Roma alle 10.05. Intorno alle 9.30 è suonato l'allarme antincendio. Il treno ha rallentato dopo poco si è fermato per un incendio nella parte sottostante la carrozza 5. Dopo poche frammentarie e imprecise informazioni il panico e la disorganizzazione totale. Senza aria condizionata e senza acqua. Qualcuno ha chiamato il 118 per una grave emergenza sul treno. Dopo un’ora circa è arrivato l'elicottero che ha portato via un bambino che si è sentito male. Per motivi di sicurezza è stata sospesa l'erogazione della corrente ad alta tensione. Quindi dopo un’altra ora di attesa siamo stati fatti scendere per salire su un altro treno. Chiaramente aspettando sotto al sole perché la linea alta velocità era ancora priva di energia. Per montare la scaletta di emergenza per salire sull'altro treno circa 30 minuti, il personale di Italo parlava con la sala operativa chiedendo istruzioni su come dovevano fare».

«È evidente quindi che non s’è gestita al meglio l’emergenza - ha continuato Borrelli per il quale - il personale che lavora a bordo dei treni, soprattutto quelli ad alta velocità che transitano su linee distanti dai centri abitati e senza stazioni intermedie, devono essere in grado di gestire emergenze del genere».

«Così come bisognerebbe essere pronti anche dal punto di vista tecnico perché non è possibile che un treno sia rimasto fermo per tante ore creando disagi su tutta la linea con ritardi di ore” ha concluso Borrelli, annunciando “una class action contro Italo per appurare le responsabilità di quanto successo e quantificare un adeguato risarcimento per quanti hanno vissuto quest’assurda odissea».
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