Sulla giostra del Colle,
«missing», tirolesi e vecchie conoscenze

Sulla giostra del Colle, «missing», tirolesi e vecchie conoscenze
di Alessandra Chello
Venerdì 9 Dicembre 2016, 15:17 - Ultimo agg. 15:59
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In principio fu Grasso. E dopo di lui Boldrini. Dulcis in fundo Re Giorgio. Ieri il valzer delle consultazioni si è aperto così. Nel giorno dell'Immacolata. Con un trittico di pezzi da novanta dalle bocche cucite. 

Oggi 17 delegazioni in transumanza verso il Colle. Entrano. Escono. Parlano. Raccontano. Giurano. S'impegnano. Ingoiati e ricacciati  da quella porta scrigno nella Loggia d'onore del Quirinale, presidiata da due infiniti corazzieri. La liturgia laica è servita.

Un rito che non è previsto dalla Costituzione, ma che ormai è una prassi doc. E che serve al Capo dello Stato per sondare gli umori dei gruppi parlamentari prima di nominare il presidente del Consiglio. 

Parla con tutti Mattarella. Facce nuove. O vecchie conoscenze. Iniziano Francesco Campanella e Maria Mussini del gruppo parlamentare Misto del Senato. Poi c'è Rocco Buttiglione (Udc) che sembra aver litigato con la cravatta. Pippo Civati (Alternativa Libera Possibile) visto in giro col contagocce e che qualcuno spera dopo la debalce del sì come per magia si trasformi nel figliuol prodigo.  Il "quasi missing" Riccardo Nencini (Psi). E ancora i tandem dell'abito scuro gemello: Michelino Davico-Aniello Formisano esponenti della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera. E Matteo Bragantini-Flavio Tosi (Fare!).

Poi, per la serie: non dimentichiamo nessuno, l'uscio del Capo di Stato è stato varcato anche dai rappresentanti dell'Unione sudamericana emigrati italiani. Pronti a sostenere «un governo ampio e composto da tutti» come promette la deputata Renata Bueno. Stesso impegno anche da  Albert Laniece, alfiere della minoranza linguistica della Valle d'Aosta.

Pool rigorosamente in salsa bilingue: è il duo 
Daniel Alfreider (Svp) Hans Berger (Autonomie) che fa il resoconto del colloquio prima in italiano e poi in tedesco.
Poi, pausa pranzo. Si ricomincia in pomeriggio. Fino alle 19 quando la Lega - pare senza Salvini - chiuderà questo secondo round di consultazioni. 

Sabato avanti tutta. Catergoria, big. Corsa contro il tempo per trovare la quadra e tirar fuori dal cilindro entro il 15 dicembre il coniglio salva-tutti.
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