Coronavirus, svolta paziente zero a Vo' Euganeo: «Uomo che frequentava il bar era stato a Codogno. Ora ha la tosse»

Coronavirus, svolta paziente zero a Vo' Euganeo: «Uomo che frequentava il bar era stato a Codogno. Ora ha la tosse»
Coronavirus, svolta paziente zero a Vo' Euganeo: «Uomo che frequentava il bar era stato a Codogno. Ora ha la tosse»
Lunedì 24 Febbraio 2020, 10:46 - Ultimo agg. 13:51
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Un primo passo verso la comprensione di come il Coronavirus sia arrivato a Vo' Euganeo, in provincia di Padova, potrebbe essere stato fatto: sembrerebbe, secondo quanto dichiarato dal sindaco del paese veneto Giuliano Martini su Rai Radio 1, che uno dei cittadini di Vo' avesse contatti con Codogno, la città della Lombardia dove si è verificato il primo caso di contagio in Italia. «Questa mattina poco dopo le 7 abbiamo avuto notizia di un possibile collegamento tra Vo' e Codogno - ha spiegato il primo cittadino -, si tratta di una persona non cinese residente nel Vicentino che avrebbe avuto contatti con gli ambienti coinvolti a Codogno dall'esplosione del contagio. Stiamo facendo ulteriori verifiche ma in questo momento è la pista che sembra più probabile per risalire all'origine del contagio».

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Quarantena a Vo'? Sì, ma all'italiana. Sulla carta il paese abbarbicato sui Colli Euganei sarebbe blindato da venerdì notte: ma almeno fino a ieri sera (nella mattina di lunedì 24 febbraio i varchi sono stati chiusi, n.d.r.), chiunque poteva entrare e uscire alla faccia dei divieti stabiliti sabato dal Consiglio dei ministri straordinario.

PAZIENTE ZERO
«Io non dico che  sia stato trovato il 'paziente zero' per Vo', ma la ricostruzione degli spostamenti di una persona, in un'area focolaio del virus, e i contatti avuti nei locali del nostro paese credo siano una pista che va indagata attentamente» aggiunge il sindaco Giuliano Martini, in relazione all'individuazione di un uomo di un paese confinante, Albettone (Vicenza), che dopo aver accusato sintomi influenzali l'ha informato di essere stato nelle scorse settimane a Codogno e nel lodigiano. «È stato lì - spiega Martini - per partecipare ad alcune conferenze per la presentazione di un suo libro. È un esperto di agricoltura biologica». «Stamane questa persona ha telefonato nella mia farmacia, a Vo', chiedendo consigli perché stava male. Aveva una forte tosse. Mio figlio, che lavora con me, mi ha subito avvisato. Da lì abbiamo fatto partire le segnalazioni. Prima al sindaco di Albettone, poi al direttore dell'Usl Berica, competente per quel comune, e infine al 118. Credo che ora sia stato portato a fare il tampone».

PAZIENTE IN OSPEDALE A VICENZA
«È stato prelevato e sta andando all'ospedale malattie infettive di Vicenza per fare il tampone» il paziente di 
Albettone (Vicenzaindividuato come possibile paziente zero, che potrebbe aver diffuso il virus a Vo' Euganeo (Padova). Lo conferma il sindaco di Albettone Joe Formaggio. Da alcuni giorni l'uomo era febbricitante. Formaggio conferma anche la notizia che il paziente si sarebbe recato nei giorni scorsi nel lodigiano, centro del focolaio in Lombardia, per la presentazione di un libro.

La persona in questione presenta sintomi febbrili ed è precauzionalmente ricoverato presso l'ospedale San Bortolo di Vicenza per accertamenti ed essere sottoposto al test sul coronavirus. Il ricovero, si sottolinea, è avvenuto nel rispetto dei disciplinari in vigore.



Il commissario Borrelli:
«Non ho conferma del collegamento Lodi-Vo'». Le due zone di diffusione del virus sono quelle del lodigiano e di Vo' Euganeo «ma non non ho conferma dalle strutture regionali di un collegamento tra il caso di Lodi e quello del Padovano». Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli spiegando che l'agricoltore di Albettone che era stato nel lodigiano potrebbe essere colui che ha portato il virus nel padovano, ma allo stato non c'è alcun elemento che indichi chi ha diffuso il virus in provincia di Lodi.
 

 
 

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