Sono i dati, i numeri messi nero su bianco nel rapporto del ministero della Salute, a fotografare l’autunno terribile della pandemia da coronavirus in Italia. Con un trend in triste e stabile crescita che riguarda i decessi e che racconta come nell’anno del Covid la mortalità sia nettamente superiore rispetto alle aspettative. Solo nelle prime due settimane di novembre la mortalità è salita del 75% al Nord e del 45% al Centro Sud. E nella Capitale si è registrato un +58% rispetto agli anni scorsi.
Emerge dall’ultimo report “Andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19”, curato dal ministero della Salute e dal Centro Nazionale Prevenzione e controllo Malattie. Già in ottobre l’incremento registrato era significativo: +22% a Nord e +23% al Centro-Sud. In prima linea, al Nord, ci sono Torino, Genova e Milano, mentre al Centro Sud troviamo Roma, Bari e Palermo. E dalla fine di ottobre l’aumento riguarda anche Bologna, Firenze, Perugia, Cagliari e Catania.
Per capire quale sia la situazione basta dare un’occhiata ai numeri in progressione. Dal report del ministero emerge che se in settembre a Roma i decessi totali sono stati 1.944, 163 in più rispetto alle aspettative, in ottobre il numero è schizzato a 2.570, con 579 morti in più rispetto alle previsioni, facendo registrare un +29%. Ma nei primi 15 giorni di novembre - quindi considerando solo metà mese - nella Capitale ci sono state addirittura 1.566 morti, 572 in più rispetto a quelle che erano state previste. A Milano in settembre le cose erano andate meglio: 49 morti in meno rispetto alle previsioni. Ma in ottobre i dati sono drasticamente cambiati: 178 decessi in più. Ne erano stati previsti 962 e invece sono stati 1.140. Nelle prime due settimane di novembre ancora peggio: mentre si attendevano 466 decessi, ne sono stati registrati 849. In percentuale è un +83%. Non va meglio a Torino, dove in ottobre ci sono state 227 morti in più rispetto alle previsioni e la stessa forbice, nelle prime due settimane di novembre, si è allargata fino a +362: addirittura +111%. In novembre i numeri sono pesanti anche a Genova (+96%, contro un +33% dell’intero mese di ottobre) e a Palermo (+67%, rispetto al 27% del mese precedente).
Al Nord l’incremento dei decessi si osserva in tutte le classi di età, anche se il trend in netto aumento riguarda i più anziani (75-84 e soprattutto più di 85 anni), mentre al Centro Sud c’è una netta riduzione delle morti nella classe di età che va da 0 a 64 anni.
Analizzando il trend da febbraio a novembre emerge che al Nord il picco di mortalità si è avuto nell’ultima settimana di marzo. Da quel momento la curva è stata discendente, con un andamento discontinuo tra giugno e agosto. Dalla settimana del 3 ottobre, invece, i numeri hanno iniziato a crescere, non solo nelle regioni del Nord, ma anche in quelle del Centro Sud.