«Da Spada violenza infame. Il naso rotto? A mia figlia ho detto che avevo giocato a rugby»

"Da Spada violenza infame. Il naso rotto? A mia figlia ho detto che avevo giocato a rugby"
"Da Spada violenza infame. Il naso rotto? A mia figlia ho detto che avevo giocato a rugby"
Venerdì 10 Novembre 2017, 11:01 - Ultimo agg. 11 Novembre, 11:37
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«Non provo gioia nel sapere che un uomo è stato arrestato. Anzi, trovo ipocrita che sia stato arrestato per aver rotto il naso a un giornalista, quando là dove vive lui, in piazza Gasparri, a Ostia, si spaccano nasi tutti i giorni». È ancora amareggiato Daniele Piervincenzi, il cronista, inviato di 'Nemo', dopo la notizia dell'arresto di Roberto Spada per l'aggressione subìta a testate e manganellate mentre gli rivolgeva alcune domande, a Ostia.





«Con lui prenderei un caffè insieme anche domani, senza rancore» - spiega Piervincenzi in un'intervista al CorSera - «Ma vorrei guardarlo negli occhi, vorrei che mi spiegasse perché l'ha fatto, perché ha deciso di fare male solo per non rispondere a una domanda».





Ex giocatore della Lazio Rugby, Piervincenzi racconta di essere «rimasto in piedi, lì, davanti a lui. Malgrado tutto lo choc e il dolore per quella testata data a tradimento. In mischia, in vita mia, il naso me l'ero già rotto tante volte. Così, quando la sera sono tornato a casa, per non spaventare mia figlia che è ancora una bambina, le ho raccontato che papà aveva appena finito di giocare una partita». Nel rugby, aggiunge, «regna sempre una violenza onesta. Mai infame, gratuita e fuori scala come quella che avete visto».

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