Inchiesta petrolio, il ministro Delrio
ha risposto ai pm di Potenza

Delrio arriva in bici dai magistrati
Delrio arriva in bici dai magistrati
di Redazione global
Martedì 24 Maggio 2016, 17:55 - Ultimo agg. 25 Maggio, 09:58
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È terminata dopo circa un'ora e mezza l'audizione del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio davanti ai magistrati di Potenza che indagano sull'inchiesta del petrolio.
«Ho risposto a tutte le domande dei magistrati in merito alla vicenda - ha detto Delrio - come già avevo fatto in passato». La deposizione di Delrio ha riguardato le presunte pressioni che lo stesso ministro, tramite il vice presidente di Confindustria Ivan Lo Bello avrebbe ricevuto lo scorso anno per riconfermare l'avvocato Alberto Cozzo nella carica di commissario straordinario dell'autorità portuale di Augusta. Delrio ha sempre sostenuto di non aver nominato Cozzo ma di averlo già trovato all'autorità e poiché è in corso una riforma della governance portuale che cambierà completamente il sistema, è stato deciso di confermare le persone esistenti in tutte le autorità.

LINEE GUIDA PER LE INFRASTRUTTURE 

Prima dell'audizione a Potenza, Delrio ha annunciato in mattinata, nel corso della presentazione del decimo rapporto sulle Infrastrutture strategiche alla Camera, che il ministero sta per «produrre le linee guida, per la valutazione e la selezione delle opere pubbliche». I criteri saranno «condivisi e discussi», anche con il
parlamento, perché questo tipo di selezione deve avvenire «con un dibattito trasparente».
Una volta che l'opera «sarà condivisa e ritenuta utile per il paese - ha sottolineato il ministro- deve avere tempi e finanziamenti certi». In questo lavoro il codice appalti «è un altro passo avanti enorme, perché dice che possiamo revocare i finanziamenti per spostarli su opere prioritarie».

Per la revisione delle opere, attraverso la project rewiev, il ministro assicura che ci sarà una «valutazione complessiva della capacità di infrastrutturale, di diventare strumento di sviluppo sostenibile». Dopo aver effettuato la selezioni, con i criteri stabiliti, però «non si discute. Non c'è salame che viene portato all'Anas o prosciutto che viene portato al ministro, che pure è molto gradito».

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