Amatrice, la scuola crollata era in un elenco di luoghi sicuri in caso di terremoto

Amatrice, la scuola crollata era in un elenco di luoghi sicuri in caso di terremoto
Martedì 30 Agosto 2016, 07:47 - Ultimo agg. 13:20
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NAPOLI Era il 12 giugno del 2015, tre anni dopo l'inaugurazione in pompa magna della scuola Romolo Capranica. Di quella che, su manifesti pubblici, il comune di Amatrice aveva definito «la sontuosa opera realizzata in poco più di tre mesi». Quel giorno la giunta guidata da Sergio Pirozzi approvò la delibera numero 86 per il «completamento dell'intervento urgente sull'edificio scolastico ex Romolo Capranica finalizzato alla messa in sicurezza e alla prevenzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali».

Quest'atto serviva per «unificare il finanziamento concesso con la Delibera Cipe n.32 del 13.05.2010, pari ad 220.000,00 con il contributo concesso dalla Regione Lazio, pari ad 50.665,00, per un importo complessivo, quindi, di 270.665,00». Soprattutto sono soldi destinati «per l'attuazione di un intervento organico ed omogeneo di messa in sicurezza dell'edificio scolastico». Risorse che, almeno in linea temporale, seguono i quasi 700 milioni che Pirozzi e i suoi uffici avevano recuperato dallo stanziamento del 2004 per la messa in sicurezza delle scuole e da un bando provinciale.

Ma nelle quattro pagine del giugno del 2015 il comune rietino finiva per ammettere che i lavori realizzati nei tre anni precedenti non erano sufficienti a garantire la sicurezza nella scuola che ospitava materne, elementari e medie. Il tutto senza che ci sia una riga in cui si parli di rischio sismico, nonostante il Paese sia classificato in zona 1 e il plesso era stato inserito dalla Protezione civile comunale tra gli edifici più a rischio. Nella delibera 103 relativa ai lavori del 2012 la finalità antisismica invece era alla base dell'intervento: infatti i 200 milioni stanziati dalla Provincia venivano presi dai 5 milioni che la Pisana aveva destinato per «la realizzazione degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009».
In ogni caso, i soldi stanziati un anno fa non sono mai stati usati e adesso passeranno dalla prevenzione alla ricostruzione. Per questo l'atto deliberato del 2015 sarebbe finito già nel mirino della Procura di Rieti.

L'ATTIVISMO DELLA GIUNTA
Guardando le delibere fette nei due mandati del sindaco Pirozzi, c'è tutto l'attivismo di una giunta che ha capito come districarsi nel dedalo di regali per l'attivazione dei fondi pubblici e che affronta la crisi anche accelerando sulle opere pubbliche. Soltanto nel periodo 2012-14 c'è una spesa per questi investimenti superiore ai 14 milioni, con un'integrazione di altri cinque per il 2015.