Elena Ceste, Michele vuole il rito abbreviato.
L'amica: «Assurdo, il 22 giugno protesta in piazza»

Michele Buoninconti e Elena Ceste
Michele Buoninconti e Elena Ceste
Venerdì 29 Maggio 2015, 17:44 - Ultimo agg. 17:53
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Michele Buoninconti, accusato dell'omicidio della moglie Elena Ceste, è stato trasferito dal carcere di Quarto d'Asti. Il vigile del fuoco è ora detenuto nel carcere di Verbania, nella sezione adibita alla custodia degli appartenenti alle forze dell'ordine. Nei giorni scorsi è stato disposto nei suoi confronti il giudizio immediato. I suoi legali stanno valutando se chiedere il rito abbreviato.

I LEGALI «Michele Buoninconti continua a dirsi innocente, certo che emergerà la realtà».

Lo affermano i legali del vigile del fuoco, Chiara Girola e Massimo Tortoroglio, che questa mattina hanno depositato la richiesta, nell'ufficio del gip di Asti, di rito abbreviato. L'uomo è accusato dell'omicidio e dell'occultamento di cadavere della moglie, Elena Ceste. «La scelta del nostro assistito - aggiungono - è stata dettata per evitare l'eccessiva esposizione mediatica nell'interesse preminente dei quattro figli».

LA FAMIGLIA CESTE «Prendiamo atto della scelta difensiva dell'imputato, frutto secondo noi di un ottimo lavoro della Procura e di un cambio nella strategia difensiva, improntata più ad un contenimento della pena che alla contestazione delle emergenze probatorie». Deborah Abate Zaro, avvocato di parte civile della famiglia Ceste, commenta così la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali di Michele Buoninconti.

L'AMICA: MANIFESTEREMO IL 22 GIUGNO «È una richiesta assurda, Michele Buoninconti deve avere il massimo della pena. Non staremo solo a guardare». Morena Deidda, commenta così la richiesta di rito abbreviato per l'uomo accusato dell'omicidio della moglie Elena Ceste. La donna annuncia una manifestazione a Roma, insieme ad altre associazioni, per chiedere l'abolizione del rito abbreviato in caso di omicidio. «Manifesteremo il 22 giugno davanti al ministero della Giustizia», aggiunge la Deidda, che era amica di Elena Ceste. E che, durante le ricerche della donna, aveva creato un gruppo Facebook per favorirne il ritrovamento.