Emanuele ucciso per 2 euro. I fermati si vantavano: «L'abbiamo massacrato»

Alatri si è fermata per ricordare Emanuele
Alatri si è fermata per ricordare Emanuele
Giovedì 30 Marzo 2017, 11:06 - Ultimo agg. 17:20
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Sarebbe nato da una moneta da due euro il pestaggio mortale di Emanuele Morganti, il 19enne ucciso fuori da una discoteca ad Alatri (Frosinone) nella notte tra venerdì e sabato da un gruppo di altri ragazzi.

La lite sarebbe iniziata, come testimonia al CorSera la barista del Mirò, Agnese Mannino, quando Emanuele si trovava al bancone con Ketty, la fidanzata. A un certo punto è arrivato anche un ragazzo che insisteva per avere un cocktail a soli due euro: «Con quei soldi gli abbiamo detto che avremmo potuto dargli al massimo una lemon soda, lui era visibilmente alterato e diceva di aver già speso cento euro, così abbiamo deciso di dargli un cocktail molto diluito».

Ad un certo punto questo giovane, che i testimoni sostengono essere Mimmo Paniccia, detto "l'Albanese", avrebbe iniziato a strattonare Emanuele. Qui interviene la testimonianza di Ketty: «Emanuele l'ha spinto e allontanato, poi è arrivato un buttafuori amico dell'Albanese che l'ha preso a calci e pugni. Quando sembrava che li stesse dividendo, ha chiamato altri tre buttafuori e hanno iniziato a pestarlo».

Mentre domani sarà svolta l'autopsia sul corpo di Emanuele, i carabinieri stanno raccogliendo diverse testimonianze dei giovani presenti nel locale al momento del massacro. Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, i due giovani fermati dopo essere fuggiti da alcuni parenti a Roma, si sarebbero vantati così dell'omicidio: «Abbiamo massacrato uno di Alatri».

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