«Mi sono da poco beccato una bella sanzione amministrativa elevata da un funzionario del Corpo della Polizia Locale - spiega Stefàno - Per quale motivo direte voi? Ho parcheggiato in un'area pedonale? In doppia fila? Su un accesso per i disabili? In mezzo alla carreggiata? Sono passato con il rosso? Eccesso di velocità? Ho bloccato per ore un tram? Ho venduto abusivamente qualche merce? No! Purtroppo sono entrato contromano in bicicletta (!?!) dentro la sede di Circonvallazione Ostiense per andare in commissione Ambiente».
Un inusuale contrattempo che non è andato giù al consigliere, nonché presidente della Commissione Mobilità. «Molto più facile prendersela con chi si sposta in bicicletta che con la schiera di automobili in doppia fila giusto qualche decina di metri più in là - conclude -.
Certo che la vita per chi sceglie di rinunciare all'auto blu, di spostarsi in modo sostenibile, di cambiare la mentalità di questa città ferma al Medioevo, insomma di fare il proprio lavoro è veramente dura eh...».
Quindi, secondo Enrico Stefàno, il fine giustifica... il mezzo contromano. Perché sfrecciare in bici contromano se si fa il proprio dovere val bene uno strappo alla regola. Insomma, secondo il pentastellato il codice della strada andrebbe riscritto, o quantomeno rivisitato. Nient'affatto, visto che l'agente della municipale ha staccato il foglietto nonostante il presidente della commissione mobilità abbia insistito parecchio per farlo desistere.
Una vicenda che riporta alla memoria il celebre film con Alberto Sordi nei panni del vigile Otello Celletti, che dopo aver fermato e multato il sindaco (Vittorio de Sica) si era ritrovato in un mare di guai. Non sarà così - ci auguriamo - per il solerte agente della municipale romana, che oltre all'incauto consigliere avrebbe multato anche parecchie auto in sosta, accumulando a fine giornata.