Sgominata la banda dei furbetti della patente di guida. Un sistema collaudato per far passare l'esame di guida agli stranieri: auricolari nascosti collegati ai cellulari, e via con i suggerimenti per le risposte giuste al test. Sotto le cuffie che i cittadini stranieri possono utilizzare per garantire la traduzione delle domande di esame nascondevano gli auricolari "clandestini". Erano fissati con nastro adesivo al corpo, all'altezza della scapola. A scoprire l'ingegnoso sistema sono stati i militari della Guardia di Finanza di Trieste, che, coordinati dalla Procura del capoluogo, hanno individuato una vera organizzazione e denunciato sette persone in stato di libertà per i reati di errore determinato dall'altrui inganno e falsità ideologica in atti pubblici. I militari hanno anche sequestrato sei patenti di guida, ottenute con questo sistema.
Le indagini hanno accertato che il sistema era stato escogitato già alcuni mesi fa.
Gli investigatori della Guardia di Finanza di Trieste hanno finto di dover anche loro sostenere l'esame scoprendo che uno dei candidati, che aveva appena concluso l'esame superandolo senza errori, sotto le cuffiette teneva celato un auricolare collegato a un telefono cellulare. Il dispositivo è stato sequestrato e le successive indagini, coordinate dal pm Pietro Montrone, hanno consentito di individuare una organizzazione che, attraverso il telefono, comunicavano le risposte esatte al concittadino.