Fabriano, dramma in un asilo nido
Muore una bambina di quattro mesi

L'asilo nido teatro del dramma
L'asilo nido teatro del dramma
Mercoledì 10 Febbraio 2016, 15:05 - Ultimo agg. 12 Aprile, 17:15
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FABRIANO - Dramma questa mattina in un asilo nido di Fabriano, dove una bambina di quattro mesi è morta.

Le cause del decesso della piccola sono in corso di accertamento. Sul posto si sono portate le ambulanze del 118 ma per la bimba non c'era purtroppo più niente da fare. Indagano i carabinieri. Stando ai primi accertamenti, si sarebbe trattato di una morte in culla avvenuta durante il sonno senza una causa evidente. La bambina stava dormendo dalle 9 del  mattino e quando verso mezzogiorno l'educatrice ha provato a svegliarla per darle il biberon preparato dalla mamma la piccolo non dava segni di vita e qualsiasi tentativo di rianimarla è stato inutile. 

Il pm di Ancona Andrea Laurino ha disposto l'autopsia. I genitori della bimba lavorano alla Whirlpool, secondo notizie in possesso del sindaco, e hanno un'altra figlioletta di 3 anni che frequenta lo stesso asilo. Da un primo esame sul corpicino sembra che la bimba avesse le vie respiratorie libere e che non sia morta per un rigurgito. la culla, inoltre, aveva un materasso antisoffoco.


Il sindaco di Fabriano esprime «grande cordoglio, a nome della comunità e personale» alla famiglia della bimba di 4 mesi trovata questa mattina morta nel sonno in un asilo nido. «È veramente una tragedia che sconvolge tutta la città, usare le parole è difficile», ha aggiunto Sagramola. Da quel che si sa, la bimba dormiva da circa un'ora quando le operatrici del nido, un'ottima struttura, tiene a precisare Sagramola, hanno cercato di svegliarla per farle prendere il biberon, scoprendo che ormai non respirava più. 

Dunque una tragica fatalità. Gli esperti spiegano che la sindrome della morta del lattante è l'improvvisa e inspiegabile fine che colpisce i piccoli sotto l'anno di età, apparentemente sanissimi e pur non avendo mai manifestato problemi di alcun tipo, muoiono nel sonno. Le cause sono ancora al vaglio dei medici di tutto il mondo. 
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