È geloso del corteggiatore su Facebook della sua fidanzata, lo rintraccia e gli spara

È geloso del corteggiatore su Facebook della sua fidanzata, lo rintraccia e gli spara
È geloso del corteggiatore su Facebook della sua fidanzata, lo rintraccia e gli spara
Giovedì 15 Febbraio 2018, 16:40 - Ultimo agg. 17:01
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Sei anni di reclusione al giovane accusato di aver sparato un colpo di pistola al ragazzo ritenuto un corteggiatore della sua fidanzata dopo i primi approcci avuti su Facebook.

Cosimo Conte, 25 anni, di Trepuzzi, è stato ritenuto responsabile delle accuse di tentato omicidio, porto abusivo di arma, danneggiamento e minacce, in concorso con un complice intanto rimasto ignoto. I fatti sono quelli che degenerarono a Lecce nel pomeriggio del 26 ottobre di due anni fa in una casa di via Calore dove l'imputato cercò di farsi strada prendendo a calci la porta.

La sentenza è del giudice per l'udienza preliminare Alcide Maritati, nel processo con rito abbreviato (prevede la riduzione di un terzo della pena in caso di condanna) ed ha tenuto conto sia della richiesta di condannare Conte a nove anni di reclusione arrivata dal pubblico ministero della Procra di Lecce, Massimiliano Carducci, che dell'istanza di assoluzione dell'avvocato Antonio Savoia. In subordine il legale ha chiesto al derubricazione dell'accusa di tentato omicidio in minacce gravi.

Il ragazzo che quel pomeriggio sentì il proiettile fischiargli a  non più di 15 centimetri, non si è costituito parte civile.

La ricostruzione dell'accusa avallata dal processo si primo grado si basa sulle indagini svolte dai poliziotti della Squadra mobile e delle Volanti: violenza e gelosia scoccarono su Facebook e sfociarono in tentato omicidio. Una
rivalità in amore che sfiorò la tragedia scatenata da un'amicizia nata sul social network tra un ragazzo e una ragazza. Tutto accadde in via Calore, alla periferia nord di Lecce, quando - pochi minuti dopo le 17 - sul 113  giunse la telefonata di un giovane che si era barricato in casa, poiché due individui erano entrati nel condominio in cui risiedeva ed avevano tentato di sfondare a calci e pugni la porta del suo appartamento, intimandogli di uscire.
Poi, all'improvviso, si è sfiorò il dramma. Affacciatosi alla finestra per verificare se i due fossero ancora nei dintorni, e mentre  si trovava ancora al telefono con la polizia -, fu esploso un colpo d'arma da fuoco. Un colpo di pistola partito dalla strada a cui reagì istintivamente gettandosi per terra: il proiettile lo  mancò per un soffio. 
Giunti nel piazzale davanti all'abitazione, i poliziotti trovarono  e sequestrano un bossolo esploso
da un'arma calibro 7.65. L'ogiva era nel telaio centrale dell'infisso.

A spingere Cosimo Conte a premere il grilletto sarebbe stata l'eccessiva gelosia scaturita dalla conoscenza virtuale nata tra la sua fidanzata e l'altro ragazzo con il quale aveva anche scambiato alcuni messaggi minatori prima del "faccia a faccia". 

Sebbene in possesso soltanto della sua foto - registrato su Facebook come "Terron Kimba" - e della sua città di residenza, gli investigatori risalirono presto a Conte.
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