Fitch rivede al ribasso la crescita dell'Italia, con il pil che salirà dello 0,8% nel 2016 e dello 0,9% nel 2017. In aprile Fitch aveva previsto un crescita dell'1,0% quest'anno e dell'1,3% il prossimo. In crescita anche il debito, che si attesterà al 132,8% nel 2016 dal 132,3% del 2015. Il debito raggiungerà il picco nel 2017 al 133,3% e «calerà più lentamente, raggiungendo il 128% nel 2020». «Il sistema bancario italiano soffre di un elevato livello di crediti deteriorati, che aggiungono rischi all'economia. le sofferenze ammontano a 200 miliardi di euro alla fine di agosto mentre il totale dei crediti deteriorati è di 331 miliardi alla fine di giugno, pari al 16,4% dei prestiti totali e al 20% del pil» osserva Fitch, secondo la quale il deficit italiano sarà nel 2017 al 2,4% e nel 2018 all'1,7%. Il Draft Budgetary Plan fissa il deficit al 2,3% del pil per il 2017.
Fitch taglia outlook Italia
a negativo, aumentati i rischi
Venerdì 21 Ottobre 2016, 23:28
- Ultimo agg.
22 Ottobre, 08:41
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itch rivede al ribasso l'outlook dell'Italia da 'stabilè a 'negativò, con l'aumentare «dell'incertezza politica e dei rischi al ribasso». Nel confermare il rating 'BBB+', Fitch mette in evidenza come l'economia è rimasta ferma nel secondo trimestre anche se «tornerà a crescere nel terzo. Il pil italiano è attualmente sopra i livelli del 2000 e il 7% al di sotto del picco del 2007, la peggiore performance nell'area euro ad esclusione della Grecia». La crescita debole dell'Italia «rende più difficile ridurre il debito, i crediti deteriorati delle banche e la disoccupazione, e rischia di aumentare l'appoggio ai partiti politici populisti» afferma Fitch, sottolineando come le riforme costituzionali nel referendum aiuterebbero a creare un clima più favorevole per le riforme economiche, «velocizzando il processo legislativo soprattutto riducendo il ruolo del Senato».
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