Ecco chi è il pirata che ha ucciso i fidanzatini sullo scooter: "Ha confessato" -Foto

Ecco chi è il pirata che ha ucciso i fidanzatini sullo scooter: "Ha confessato"
di Sofia Unica
Mercoledì 29 Giugno 2016, 17:54 - Ultimo agg. 19:56
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Alla fine è crollato. E, incalzato dagli investigatori, ha confessato ammettendo le sue responsabilità. M.P., 52 anni, giardiniere di Santa Severa incensurato, è l'uomo che - dopo aver sbandato - ha centrato lo scooter dei due fidanzatini di Santa Severa uccidendolii e scappando a piedi.
C’era lui, nelle prime ore di martedì mattina, alla guida del Suv noleggiato a Viterbo che ha travolto e ucciso Alessandra Grandi e Matteo Carta, 23 e 25 anni, in sella a un motorino al chilometro 53 dell’Aurelia, tra Santa Marinella e Santa Severa.

 

 



L’uomo, interrogato nel pomeriggio dal gip Petti di Civitavecchia, ha ammesso di aver realizzato l’impatto. Impossibile non accorgersene: la sua auto avrebbe cappottato più volte dopo lo scontro con il motorino dei due ragazzi. Ma M.P. pensava a un animale che gli aveva attraversato la strada. Non avrebbe visto né il ciclomotore, né i due giovani, uccisi sul colpo da quell’urto violentissimo. All’udienza di convalida davanti al gip, il giardiniere ha chiesto scusa e ammesso le sue responsabilità. Un interrogatorio lungo, andato avanti per almeno un’ora, al termine del quale il gip ha convalidato l’arresto.

Il suo avvocato Annalisa Di Gennaro ha chiesto la revoca o almeno l’alleggerimento della misura cautelare. Il giudice si è riservato in attesa del parere del pm. 
M.P. risponde di omicidio stradale aggravato perché plurimo, ma anche perché il giardiniere non si è fermato a soccorrere i ragazzi. Quando ha ricevuto la visita dei carabinieri a casa, all’alba di martedì, il giardiniere aveva negato di essere alla guida dell’auto, ipotizzando anche un furto del mezzo, parcheggiata sotto casa con le chiavi sul cruscotto.

Oltre a una sonora condanna penale, M.P. rischia di non potersi più mettere alla guida per trent’anni. 
A giorni, la decisione del gip sulla misura cautelare.

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