'ndrangheta, Iaquinta in tribunale: «Io e il boss? Ero al matrimonio di Bonucci...»

Vincenzo Iaquinta
Vincenzo Iaquinta
Sabato 21 Novembre 2015, 10:17 - Ultimo agg. 10 Novembre, 12:06
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«Non conosco la dottoressa Roberta Tattini, ma dice cose non vere sul mio conto. Come potevo incontrare il boss se quel giorno ero al matrimonio di Bonucci con Marchisio e tutto il resto della squadra?».



Si difende così in tribunale l'ex attaccante Vincenzo Iaquinta, imputato insieme al padre nel processo 'Aemilia'. I due Iaquinta, assistiti da Carlo Taormina, hanno risposto alle domande del gup. L'ex calciatore della Juve è accusato di violazioni delle leggi sulle armi, ma ha ribadito di essere completamente estraneo ai fatti.



Secondo le accuse, Vincenzo Iaquinta e il padre avrebbero incontrato, il 19 giugno 2011, giorno successivo al matrimonio di Leonardo Bonucci, la Tattini e il boss Romolo Villirillo, per discutere di un presunto riciclaggio di denaro per circa 250 mila euro da far gestire a Iaquinta Sr. L'incontro sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio, alle 15.30 circa.



Vincenzo Iaquinta e Carlo Taormina insistono, però, che il calciatore arrivò a Reggiolo, dove vive la famiglia, solo intorno alle 17 di quel giorno. La Tattini, però, avrebbe consegnato agli inquirenti un cellulare che conterrebbe foto dell'incontro con Iaquinta presente.