Il Tar sospende l'ordinanza del Campidoglio: «Sì ai centurioni in centro»

Il Tar sospende l'ordinanza del Campidoglio: "Sì ai centurioni in centro"
Il Tar sospende l'ordinanza del Campidoglio: "Sì ai centurioni in centro"
di Lorena Loiacono
Venerdì 28 Aprile 2017, 09:15 - Ultimo agg. 11:09
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L’emergenza centurioni e risciò a Roma non esiste, possono tornare in strada a farsi fotografare con i turisti di fronte ai monumenti. È quanto stabilito dal Tar del Lazio che, accogliendo la richiesta dei cosiddetti artisti di strada, sospende l’ordinanza del Campidoglio che ne vietava la presenza e lo bacchetta perché non è ancora intervenuto predisponendo un iter chiaro per la messa in regola.

Il Comune replica: «E’ una questione di decoro, noi andremo avanti con i divieti». A ricorrere al giudice amministrativo è stata infatti l’Associazione Centurioni Artisti di Strada che ha contestato l’ordinanza n. 122 del primo dicembre scorso di Roma Capitale. Con quella direttiva, infatti, il Comune aveva disposto il divieto «di qualsiasi attività che prevede la disponibilità di essere ritratto come soggetto di abbigliamento storico, in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro» su un un’ampia zona di Roma, praticamente tutto il Centro storico. Una mossa dovuta all’assedio che, spesso, prende vita intorno al Colosseo e lungo i Fori imperiali ai danni dei turisti, presi di mira da centurioni forse un po’ troppo intraprendenti nel proporre la foto e, al contempo, nel chiedere soldi o allungare le mani sulle turiste inconsapevoli e spaventate. Ma il ricorso al Tar del Lazio ha avuto il suo effetto. L’ordinanza è stata sospesa, da oggi quindi i finti centurioni potranno tornare a fare il loro lavoro. Il motivo? Non sembra esserci un’emergenza centurioni.

L’azione del Campidoglio, infatti, non può presentarsi come misura urgente perché, di fatto, l’urgenza non c’è. Nella decisione presa dai giudici amministrativi della II sezione, presieduti da Antonino Savo Amodio, sottolinea che «gli episodi richiamati nelle relazioni depositate in atti, non appaiono di entità tale da configurare una vera e propria emergenza e non giustificano, pertanto, il divieto indiscriminato e più volte reiterato, di svolgere un’attività lecita e comunque avente caratteristiche analoghe a quella dei cosiddetti ‘artisti di strada, oggetto di specifica regolamentazione da parte di Roma Capitale». E non solo, il Tar spiega anche che «permane tuttora il dovere dell’amministrazione di adottare la disciplina organica anche dell’attività svolta dai cosiddetti centurioni. E’ emerso come l’iter di approvazione di siffatta regolamentazione, non sia stato nemmeno avviato».
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