Ilva, salta il patto: è sciopero
Calenda: garanzie insufficienti

Ilva, salta il patto: è sciopero Calenda: garanzie insufficienti
Lunedì 9 Ottobre 2017, 19:59 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 10:46
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Un migliaio, forse di più, non di meno: i metalmeccanici dello stabilimento Ilva di Genova Cornigliano l'avevano detto e l'hanno fatto: sono scesi in strada stamani, poco dopo la fine di un'assemblea cominciata all'alba, per dire no alla polverizzazione dell'accordo di programma da parte della nuova proprietà Am InvestCo che ha annunciato 600 esuberi a Genova (4 mila in tutta Italia) e un sostanziale azzeramento del contratto di lavoro. Così, mentre nelle stesse ore i lavoratori dello stabilimento di Taranto hanno dato vita a presidi davanti alle portinerie e a un'assemblea stante lo sciopero di 24 ore disposto dai sindacati e mentre quelli di Novi (Alessandria) si ritrovavano a far picchetti davanti ai cancelli, i metalmeccanici genovesi hanno portato in strada i forklift da oltre 60 tonnellate che di tonnellate ne spostano oltre 40. Come qualche mese fa, quando l'aria aveva già cominciato a diventar torrida, lo slogan di oggi è sempre quello: "Pacta sunt servanda", un antico brocardo romano che impone di onorare l'impegno preso, frase scritta su striscioni e magliette.



Il "patto", quello per intenderci che si chiama "Accordo di programma" e che l'azienda che ha acquistato Ilva intenderebbe evidentemente stracciare. I metalmeccanici hanno rifatto la strada percorsa già altre volte, con il forklift chiamato affettuosamente "il Dito" a guidare le tute blu verso la prefettura in attesa che cominci il tavolo al Mise. Aria tesa, fumogeni rossi e molti caschi - i loro, gialli e quelli della polizia, blu - a punteggiare la piazza. Quando è arrivata la notizia che il governo aveva rotto il tavolo perché riteneva inaccettabile la proposta di Am, la piazza s'è sciolta nell'applauso. È vero, non è finita. Ma un punto è stato guadagnato sul campo. «A Genova gli scioperi hanno vinto - ha detto il segretario della Fiom di Genova Bruno Manganaro -. Per il momento ci fidiamo come abbiamo sempre fatto ma siamo all'inizio della partita. Se qualcuno cerca di fregarci torniamo qui più arrabbiati». Il governatore Toti chiede che l'Accordo di programma faccia «parte della trattativa» mentre l'ex governatore Claudio Burlando invita Toti e la Regione a «darsi da fare». Polemica politica. Ma la 'chiusà ce la mette Pantaleone, operaio Ilva da 12 anni: «Non molleremo mai. Se dopo la lettera ritirata oggi ne arriverà un'altra, magari solo con qualche piccolo correttivo, sappiano che ci ritroveranno qui». La protesta non sarà breve. A Taranto tornerà domattina a riunirsi il Consiglio di fabbrica «per decidere nuovi e ulteriori iniziative». Di certo il confronto futuro si preannuncia rovente.

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