Inchiesta Consip, torna la pace
tra le Procure di Roma e Napoli

Inchiesta Consip, torna la pace tra le Procure di Roma e Napoli
di Michela Allegri
Mercoledì 24 Maggio 2017, 09:22 - Ultimo agg. 17:00
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Dopo il grande freddo delle scorse settimane, e dopo un vertice di quasi tre ore, arriva una dichiarazione congiunta che racconta di «piena sintonia» nell'attività d'indagine su Consip, la centrale di acquisti della pubblica amministrazione. L'incontro tra i vertici degli uffici giudiziari di Roma e Napoli, organizzato per dissipare le voci su attriti e incomprensioni fra i titolari dei due filoni d'inchiesta, si è svolto nell'ufficio del procuratore capo della Capitale, Giuseppe Pignatone. Hanno partecipato il procuratore facente funzioni partenopeo, Nunzio Fragliasso, gli aggiunti Paolo Ielo di Roma e Filippo Beatrice per Napoli, e i pm Mario Palazzi, Henry John Woodcock e Celeste Carrano. Molti i temi caldi: dalla fuga di notizie con le intercettazioni tra Matteo Renzi e il padre Tiziano finite prima sui giornali che all'interno dei fascicoli, alla decisione dei magistrati romani di revocare la delega d'indagine ai carabinieri del Noe, fino all'iscrizione sul registro degli indagati del capitano Giampaolo Scafarto, accusato di aver falsificato un'informativa.

L'ipotesi di una rottura viene allontanata con una breve nota, diffusa al termine dell'incontro, in cui si conferma la «piena collaborazione su tutte le future iniziative investigative nell'ambito delle rispettive competenze». A Napoli, quindi, si continua a indagare su una presunta associazione a delinquere, mentre nella Capitale si procede su più fronti: un filone sul mega appalto Fm4 da 2,7 miliardi di euro, un altro in cui si ipotizza la corruzione e che ha portato all'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo, accusato di aver dato all'ex dirigente Consip Marco Gasparri una tangente da 100mila euro, e un terzo in cui risulta iscritto per violazione del segreto istruttorio, tra gli altri, il ministro Luca Lotti. La riunione si è svolta «in un clima sereno - prosegue la nota - e di proficuo confronto». Fragliasso, uscendo dall'ufficio al primo piano della palazzina C della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, ha dichiarato che «con Pignatone non ci sono mai stati problemi, ma solo collaborazione».

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