Suor Anna, da cubista a religiosa: 'star' della Festa diocesana. «Usavo il corpo senza amore»

Suor Anna, da cubista a religiosa: 'star' della Festa diocesana. «Usavo il corpo senza amore»
di Giuseppe Babbo
Lunedì 11 Maggio 2015, 13:02 - Ultimo agg. 13 Maggio, 12:09
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JESOLO - Ieri 1.500 ragazzi si sono ritrovati al Pala Arrex per la tradizionale Festa diocesana dei Giovani, arrivati da tutte le parrocchie delle diocesi per partecipare a una giornata di animazione e riflessione scandita dallo slogan "Scatena il cuore". Con loro anche il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia che ha presieduto la messa e si è rivolto direttamente ai ragazzi. La mattinata è stata aperta con canti e balli, quindi con lo spettacolo allestito da un gruppo di 6 attori per mettere a fuoco le problematiche giovanile in relazione alla fede.



Sul palco è poi salita suor Anna Nobili che prima della sua conversione era una ballerina e cubista. «Ho lasciato la danza per seguire Gesù - sono le sue parole - dopo aver trascorso anni in cui ho usato il mio corpo senza essere amata». Una testimonianza che ha aperto le porte ad altre riflessioni su diversi temi, come aborto e sessualità. Argomenti ripresi anche dal Patriarca durante la sua omelia. «Dio è amore - ha chiosato - una parola stropicciata e spesso rovinata. Ogni giorno ci sono tante sirene che rischiano di fare confusione: l'amore non coincide con i ricatti, la possessività o con il capriccio di un momento». Per questo lo stesso Patriarca ha invitato i ragazzi a riflettere bene sulle proprie scelte e sul significato dell'amore anche di fronte a Dio. Quindi a fare attenzione ai sogni. «Che possono trasformarsi in incubi».