Profughi, i militari libici
addestrati a Capo Miseno

Profughi, i militari libici addestrati a Capo Miseno
di Ebe Pierini
Giovedì 30 Marzo 2017, 23:46 - Ultimo agg. 31 Marzo, 08:32
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Quando le condizioni del mare migliorano le partenze di migranti dalle coste libiche aumentano. In estate questa non è solo un’ipotesi, ma una certezza. Proprio per questo prosegue a ritmo serrato l’addestramento dei militari della Libyan Navy e della Libyan Coast Guard per fare in modo che, già questa estate, siano in grado di operare pattugliando efficancemente il loro mare, arginando il fenomeno dei viaggi della speranza, impedendo i flussi e arrestando gli scafisti. Arriveranno domani, a Pratica di Mare, 20 marinai libici accompagnati da tre tutor e saranno poi trasferiti presso la scuola nautica di Gaeta dove svolgeranno un corso di addestramento che si concluderà a fine maggio. Si tratta di una prima aliquota dei 39 militari che dovranno essere addestrati dal personale della Guardia di Finanza.

Sono stati selezionati direttamente dai vertici della Marina libica tra i 93 che hanno preso parte al primo modulo formativo di 14 settimane, affidato al personale della missione europea Eunavformed, che si è svolto a bordo della nave olandese Rotterdam e della nostra nave San Giorgio. I libici dovranno ora imparare a navigare a bordo delle 4 motovedette classe Bigliani battenti bandiera libica che attualmente sono ormeggiate a Capo Miseno. Si tratta delle imbarcazioni della Guardia di Finanza donate dall’Italia alla Libia tra il 2009 e il 2010 che in origine erano 6. Due vennero distrutte durante la guerra del 2011 che portò alla cattura e alla morte di Gheddafi. Le restanti, danneggiate, fecero ritorno in Italia, dove vennero state riparate e attualmente si trovano ormeggiate nelle acque campane. Saranno i nostri finanzieri a insegnare loro come manovrare queste motovedette. Quanto i corsi saranno ultimati i libici potranno salire a bordo della Ras al Jadar, della Zuwarah, della Sabratha e della Zawia e fare rotta verso casa. L’ultima parte dell’addestramento sarà svolta proprio nelle acque di Capo Miseno in modo che i marinai siano in grado di effettuare tutte le necessarie manovre. Una volta rientrate in Libia, le motovedette saranno subito operative nel pattugliamento dei 1.770 chilometri di coste del Paese.

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