Fece 13 a Totocalcio nell'81, vinse un miliardo
ma dallo Stato non ha ancora visto un euro

Martino Scialpi
Martino Scialpi
Venerdì 18 Luglio 2014, 11:36 - Ultimo agg. 20 Luglio, 23:52
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TARANTO - Un'attesa che dura da ben 33 anni, la delusione per i progetti in fumo e la rabbia contro lo Stato. Martino Scialpi, venditore ambulante di Martina Franca, in provincia di Taranto, pensava di aver dato una svolta alla sua vita dopo aver letteralmente fatto 13 al Totocalcio. Una vincita però che risale al 1981 e lui sta ancora aspettando di riscuotere un miliardo delle vecchie lire.





Era il pomeriggio del 1° novembre 1981 quando diventava all'improvviso straricco. La sua storia è riportata dal Corriere della Sera. L’uomo compra una schedina in una ricevitoria di Ginosa, in provincia di Taranto, e becca i risultati di tutte partite. Quel ragazzo, che all'epoca aveva 28 anni, non pensava che avrebbe trascorso gli ultimi 33 a combattere nelle aule di giustizia per riscuotere la sua vincita, tirando in ballo anche il Coni che quella vittoria non l’ha mai riconosciuta. Tutto perché aveva smarrito la matrice della sua schedina e perché la ricevitoria dove Martino aveva giocato non era riconosciuta.

Scialpi è stato anche accusato di truffa e falso, ma poi assolto con formula piena. Una sentenza del Tribunale di Taranto nel 1987 ha poi accertato l’autenticità della schedina.



L'ITER GIUDIZIARIO Come riporta 'il Corriere della Sera' "Nel 2012 il giudice civile di Roma emette un’ordinanza in cui intima al Coni di riconoscere a Scialpi oltre 2 milioni e 340 mila euro. Ma il venditore ambulante di Martina Franca deve aspettare ancora: il 19 settembre è prevista l’udienza in cui si dovrà decidere sul procedimento di pignoramento, avviato dal legale del commerciante ai danni del Coni, per un ammontare di circa 4 milioni di euro, su beni immobili e presso terzi riconducibili al Comitato Olimpico”.



TRE PERSONE INDAGATE “Intanto sono stati indagati, con l’accusa di aver prodotto documenti falsi, l’avvocato Luigi Condemi del Coni, l’avvocato Enrico De Francesco di Taranto e l’ex responsabile Coni per la zona di Bari Mario Bernacca. Ma il pm ha chiesto l’archiviazione dell’indagine. Scialpi si è opposto e il 4 novembre ci sarà l’ennesima discussione fra le parti, dopo di che il giudice deciderà se accogliere la richiesta di archiviare il procedimento o meno”.



Scialpi afferma che la sua vita è “rovinata”, ma il Coni non vuol sentir ragioni: “Non esiste alcuna sentenza del tribunale di Taranto, della Cassazione o di qualsiasi altro giudice che abbia accertato il preteso diritto del signor Scialpi al pagamento di una vincita al Totocalcio. Il signor Scialpi è sempre uscito soccombente da tutti i giudizi intentati al Coni”.

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