"Dal prossimo gennaio - ha spiegato in una nota l'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino - partiremo con questo nuovo progetto di accoglienza destinato a chi è stato sfrattato e ai senza fissa dimora. Dopo l'esperienza con i cinque titolari di protezione internazionale vogliamo proporre l'ospitalità in famiglia anche a chi si trova in una situazione di grave emergenza abitativa e insieme alla casa ha perso il lavoro e i legami con la propria famiglia di origine".
Secondo l'assessore, "la possibilità di ricostruire intorno a sé un contesto di accoglienza e di sostegno può essere di grande aiuto in un percorso di riconquista graduale dell'autonomia personale". Il Comune garantisce la supervisione e il monitoraggio della sperimentazioni in collaborazione con un partner del terzo settore ancora da selezionare. Il progetto di ospitalità già avviato con i rifugiati - per cui è stato fatto un elenco di 50 famiglie di cui 5 selezionate per l'ospitalità - ha avuto risultati più che soddisfacenti e riprenderà a gennaio. "La convivenza - hanno sottolineato da Palazzo Marino - è stata molto positiva e ha portato risultati significativi sul piano delle relazioni interpersonali, della crescita individuale dei ragazzi e della loro inclusione sociale".