Militari dell'Arma hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Rosa Alba Recupido con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Inoltre è stato trovato in possesso di alcune armi da fuoco, illegalmente detenute, che avrebbe usato per minacciare la moglie e per questo motivo deve anche rispondere di detenzione illegale di munizioni ed omessa denuncia di arma. Il Gip ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto di Catania Marisa Scavo e dalla sostituta Laura Garufi su indagini eseguite da carabinieri.
La vittima, dopo mesi di vessazione e di violenze fisiche, stanca delle continue violenze - anche di natura sessuale - e di subire le minacce che il marito le rivolgeva, il 27 agosto dello scorso anno, dopo essere stata convinta dai carabinieri a desistere dal proposito di suicidarsi, ha trovato il coraggio di denunciare il consorte ed ha fornito agli inquirenti i recapiti telefonici dei clienti con i quali era stata costretta ad avere rapporti sessuali a pagamento.
I carabinieri hanno anche sequestrato all'uomo le armi.
Dopo la denuncia, la vittima per evitare eventuali ritorsioni si era allontanata da casa insieme con i figli ed aveva raggiunto nel Nord Italia la madre, con la quale da anni non aveva avuto più contatti a causa del divieto impostogli dal marito.