La denuncia dell'attrice: «Mentre mio padre moriva di Covid in ospedale qualcuno ha rubato il suo telefono»

La denuncia dell'attrice: «Mentre mio padre moriva di Covid in ospedale qualcuno ha rubato il suo telefono»
Martedì 1 Dicembre 2020, 15:00 - Ultimo agg. 19:01
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«Mentre mio padre moriva gli è stato rubato il cellulare». A raccontare la brutta esperienza vissuta è Venere Rotelli, attrice e operatrice sociale di Massafra addolorata dalla perdita del padre Francesco, pastore evangelico, morto presso l'ospedale Moscati di Taranto a causa del coronavirus.

La donna ha raccontato di aver raccolto i pochi effetti personali del padre e di non aver trovato il telefono. Chiedendo spiegazioni le è stato risposto che probabilmente era stato gettato, ma non crede a questa versione e ha rivolto il suo sfogo alla rete con un post su Facebook: «Ci hanno consegnato tutti i suoi indumenti, calze, maglie, slip, ma il cellulare secondo loro è stato buttato.

In quel cellulare, un samsung A30, ci sono le sue foto, i suoi messaggi, i suoi pensieri, le sue annotazioni , lo rivogliamo. Stiamo procedendo con la denuncia fatta ai carabinieri, e non ci fermeremo fino a quando quel cellulare, usato per l'ultima volta alle 5 del giorno 12 Novembre, non ritorni nelle mani della sua famiglia». La donna ha spiegato di aver fatto verificare il traffico da un esperto informatico che sarebbe riuscito a verificare che la scheda è stata rimossa dal dispositivo, elemento che avvalora la tesi di furto.

Francesco è morto a 72 anni, stroncato in pochi giorni dalla malattia. L'uomo non aveva patologie pregresse e non era un fumatore. Tutto è iniziato con la febbre, la famiglia ha chiamato il medico che gli ha detto di non allarmarsi, ma quando la saturazione è scesa a 78 hanno chiamato l'ambulanza e in ospedale è stato intubato. Inizialmente sembrava stesse meglio ma dopo qualhe giorno ha avuto un arresto cardiaco che gli è stato fatale. A far pesare ancora di più la perdita alla famiglia è stato il furto che non sarebbe il primo in quell'ospedale visto che altri pazienti e familiari hanno raccontato di episodi simili.

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