Il personale sanitario dell'ospedale Moscati, puntualizza l'Asl, «ha privilegiato la vita di un bambino anziché rispondere alle aggressioni di alcuni facinorosi, i quali anziché apprezzare la completa assistenza sanitaria, con un ricovero successivo nell'interesse del piccolo paziente presso il presidio ospedaliero Santissima Annunziata, dove sono presenti tutti i reparti chirurgici, hanno pensato bene di danneggiare quanto di utile è presente al Moscati». La polizia è stata «costretta ad intervenire - conclude la nota - anche durante il ricovero ospedaliero avvenuto al Santissima Annunziata».
Gli autori dei danneggiamenti lamentavano presunti ritardi nei soccorsi e temevano ulteriori conseguenze per il piccolo in seguito alla decisione dei sanitari di disporre il suo trasferimento dall'ospedale Moscati del rione Paolo VI all'ospedale Santissima Annunziata, che si trova nel centro cittadino. «Un ospedale - attacca l'Asl - è luogo dove si salvano vite umane, dove gente sofferente viene curata: dovrebbe essere per tutti un luogo sacro.
Il rispetto di un ambiente sanitario, luogo pubblico, è una condizione di maturità culturale, educazione, intelligenza che ci contraddistingue dalle popolazioni selvagge». Nelle prossime ore i medici decideranno se sciogliere la prognosi del bambino.