Secondo i racconti della donna, il suo compagno sistematicamente la segregava all'interno della loro abitazione, chiudendo la porta di ingresso dall'esterno con un lucchetto e sbarrando le finestre con delle tavole di legno fissate con chiodi. La ragazza era inoltre costretta ad avere rapporti sessuali con uno o più uomini, secondo appuntamenti e modalità concordate dal compagno. Ogni rifiuto aveva come conseguenza un pestaggio e in due casi la donna è stata costretta a recarsi in ospedale per essere curata.
In un'occasione ha riportato la frattura del setto nasale; nell'altra un trauma cervicale e un aborto.
I rapporti avvenivano nella maggior parte dei casi all'interno della loro casa, ma talvolta anche in auto o in campagna. Per ogni prestazione il compenso era di 20 euro che andavano direttamente al compagno e che servivano per il pagamento dell'affitto del loro appartamento. Qualche volta i soldi venivano accompagnati da generi alimentari. Le violenze e gli abusi sarebbero andati avanti dal luglio del 2010 ad aprile del 2016 e sarebbero stati commessi fra i comuni palermitani di Cinisi, Terrasini e Partinico.