Il Papa: «Abolire la pena di morte, l'ergastolo è come un'esecuzione nascosta»

Papa Francesco
Papa Francesco
Giovedì 23 Ottobre 2014, 15:17 - Ultimo agg. 15:31
3 Minuti di Lettura
Occorre abolire la «pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie nel rispetto della dignità umana».

Lo chiede il Papa, aggiungendo che «l'ergastolo è una pena di morte nascosta». Condanna anche per le «cosiddette esecuzioni extragiudiziali o extralegali». Papa lo ha detto in un discorso alla Associazione internazionale di diritto penale.



La pressione della società. Il Papa registra la tendenza nelle società contemporanee a costruire capri espiatori e a «costruire deliberatamente i propri nemici» e mette in guardia «giudici e operatori del sistema penale» dalla «pressione dei mezzi di comunicazione di massa, di alcuni politici senza scrupoli e delle pulsioni di vendetta che serpeggiano nella società». Chiede loro di avere nella «cautela in poenam» il «principio guida» del sistema penale.



La carcerazione preventiva, afferma il Papa, «quando in forma abusiva procura un anticipo della pena, previa alla condanna, o come misura che si applica di fronte al sospetto più o meno fondato di un delitto commesso, costituisce un'altra forma contemporanea di pena illecita e occulta, al di là di ogni patina di legalità».



Carceri di massima sicurezza. «Una forma di tortura è a volte - afferma il Papa - quella che si applica mediante la reclusione in carceri di massima sicurezza», con la «mancanza di stimoli sensoriali, la completa impossibilità di comunicazione e la mancanza di contatti con altri esseri umani». E questo accade a volte «anche in altri penitenziari». Queste «crudeltà», rimarca il Papa, «sono un autentico ''plus'' di dolore che si aggiunge ai mali propri della detenzione».



Condanne contro i bambini. «Gli Stati devono astenersi dal castigare penalmente i bambini» che invece devono «essere destinatari di tutti i privilegi che lo Stato è in grado di offrire, ha poi detto papa Bergoglio chiedendo inoltre «trattamenti particolari per gli anziani», come si fa con donne incinte, genitori di figli disabili, persone handicappate.



Corruzione. «Le forme di corruzione che bisogna perseguire con maggiore severità sono quelle che causano gravi danni sociali, sia in materia economica che sociale, come le frodi contro la pubblica amministrazione o l'esercizio sleale dell'amministrazione o qualsiasi sorta di ostacolo alla giustizia», ha sottolineato il Papa, chiedendo che il diritto penale non stani solo «i pesci piccoli».



«La cautela nell'applicazione della pena dev'essere il principio che regge i sistemi penali» e «la piena vigenza e operatività del principio pro homine deve garantire che gli Stati non vengano abilitati, giuridicamente o in via di fatto, a subordinare il rispetto della dignità della persona umana a qualsiasi altra finalità, anche quando si riesca a raggiungere una qualche sorta di utilità sociale».
Ha affermato il Papa, concludendo il suo ampio discorso alla delegazione ricevuta in udienza nella Sala dei Papi del Palazzo apostolico.