Piacenza, operaio travolto e ucciso durante una manifestazione. L'Usb: camionista incitato a forzare il picchetto

Piacenza, operaio travolto e ucciso durante una manifestazione. L'Usb: camionista incitato a forzare il picchetto
Giovedì 15 Settembre 2016, 09:16 - Ultimo agg. 16 Settembre, 11:14
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Un operaio egiziano di 53 anni, Abd Elsalam Ahmed Eldanfe, è stato travolto e ucciso ieri in tarda serata dall'autista di un camion all'esterno di un'azienda di logistica alla periferia di Piacenza. L'autista è poi sfuggito per un soffio al linciaggio degli altri operai prima di essere fermato dalla Polizia, che era presente nella zona per motivi di ordine pubblico visto che era in corso una protesta degli operai. 

È accaduto alle 23:45 nella sede piacentina della Gls, un corriere espresso con sedi in varie città. I soccorritori del 118 hanno tentato le manovre di rianimazione ma l'operaio, padre di cinque figli e aderente al sindacato Usb, è deceduto sul posto. 

«Quando è avvenuto l'incidente non era in atto alcuna manifestazione all'ingresso della Gls», ha detto il capo della procura di Piacenza Salvatore Cappelleri. Il quale afferma che l'autista 43enne, arrestato nell'immediatezza, è già stato rilasciato ed è indagato a piede libero per omicidio stradale. 

«Grazie alla presenza di una pattuglia della polizia in quel momento sul posto - spiega Cappelleri - abbiamo potuto effettuare subito una ricostruzione attendibile dell'incidente. Quando il Tir è uscito dalla ditta, dopo le regolari operazioni di carico, ha effettuato una manovra di svolta a destra. Inoltre escludiamo categoricamente che qualche preposto della Gls abbia incitato l'autista a partire. Davanti ai cancelli in quel momento non vi era alcuna manifestazione di protesta o alcun blocco da parte degli operai, che erano ancora in attesa di conoscere l'esito dell'incontro tra la rappresentanza sindacale e l'azienda. Allo stato attuale delle indagini riteniamo che l'autista non si sia accorto di aver investito l'uomo che è stato visto correre da solo incontro al camion che stava facendo manovra. Per questo si è deciso di rilasciare l'autista che, tra l'altro, è anche risultato negativo ai test di accertamento per le sostanze stupefacenti e l'alcol».

L'Usb «respinge con fermezza l'ipotesi di reato avanzata dal pm di Piacenza in merito alla morte di Abd Elsalam Ahmed Eldanfe e ribadisce, come confermano tutte le testimonianze degli operai e dei dirigenti sindacali presenti la scorsa notte a Piacenza, che si è trattato di un assassinio», si legge in una nota, parlando di testimonianze a sostegno della propria versione e proclamando per domani una giornata di lutto per tutto il settore privato, aggiungendo che «lo staff legale sta già lavorando per confutare la versione del pm».

«Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore è stato incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all'azienda», ha riferito invece Riccardo Germani, del sindacato autonomo Usb, presente alla manifestazione. «Gli urlavano 'parti, vai!' - ha raccontato - e quello è partito investendo il nostro aderente».

L'egiziano investito e ucciso era un operaio che stava manifestando insieme ad altri facchini davanti all'ingresso dell'azienda con la quale il sindacato ha in corso in questi giorni una aspra vertenza per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari, ha riferito il sindacato. Pare che i manifestanti avessero intenzione di effettuare un picchetto per impedire ai camion di uscire dal cortile della Gls. Mancavano pochi minuti a mezzanotte, quando uno dei Tir, proprio mentre effettuava la manovra di uscita nonostante le proteste, ha schiacciato l'egiziano che è morto sul colpo. Inutili i soccorsi del 118.

Sul posto sono intervenute numerose pattuglie di polizia. Preso in consegna dagli agenti e sottratto al linciaggio degli altri manifestanti, l'autista è stato portato in questura in stato di fermo con l'accusa di omicidio stradale. Sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore Emilio Pisante, insieme al vicario del questore di Piacenza e al comandante provinciale dei carabinieri. Numerosi testimoni sono stati ascoltati in questura per tutta la notte. La polizia, che si occupa delle indagini, ha anche acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza della Gls.

«"Ammazzateci tutti" è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza. Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della Seam, ditta in appalto della Gls questa notte davanti ai magazzini dell'azienda. Il gravissimo fatto è l'epilogo di una serata di gravi tensioni, la Usb aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato», si legge in una nota dell'Usb.

«Di fronte al comportamento dell'azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato - prosegue la ricostruzione di Usb -. Proprio durante l'azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell'azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco. La testimonianza dei ricatti e dei soprusi che subiscono i lavoratori della logistica».


 

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