Chieti, il Comune non paga la coop: pignorata la poltrona del sindaco

Chieti, il Comune non paga la coop: pignorata la poltrona del sindaco
Venerdì 16 Giugno 2017, 11:33 - Ultimo agg. 17 Giugno, 15:12
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A Chieti il sindaco Umberto Di Primio è rimasto senza poltrona, e non è un modo di dire. Per effetto di un pignoramento la poltroncina da lavoro del primo cittadino è stata portata via dall'ufficiale giudiziario insieme ad un monitor a parete. E' finito così il primo round del braccio di ferro fra cooperativa sociale Girasole e Comune per un debito del Municipio verso la Coop.

L'Ufficiale giudiziario Antonio Ferrone si è presentato ieri in Comune esibendo un decreto ingiuntivo esecutivo per 85.467 euro emesso dal giudice Federico Ria. E' la somma che la coop, di cui è presidente Mariacarla Di Renzo, e che tra gli altri servizi gestisce la Casa di Francesco, struttura che si occupa di bambini in gravi difficoltà famigliari, vanta dall'ente. Senza quei soldi non riesce a garantire né il vitto ai minori né lo stipendio ai 18 dipendenti che rischiano il licenziamento. All'orizzonte non c'è alcun accordo. «Il sindaco non è stato per niente disponibile con noi - ha commentato Luciana Di Nardo, avvocato della cooperativa. I beni mobili che abbiamo trovato all'interno sono della Banca d'Italia e del museo Barbella quindi hanno il vincolo della impignorabilità. Per oggi basta così. Proseguiremo con un nuovo pignoramento presso terzi, alla Banca Marche, e poi se questo nodo non si scioglie, la prossima settimana faremo la denuncia alla Procura regionale della Corte dei conti».

Secondo Di Primio «è evidente che hanno voluto fare una sceneggiata con questo pignoramento che è la sedia di lavoro, del valore di 30 euro che io avevo comprato - ha sottolineato il sindaco. Parliamo di una cooperativa che dice di vantare 90.000 euro in realtà ne ha già ricevuti 67.000, non paga l'affitto al Comune per il locale che occupa, non paga le utenze per il locale che occupa. E quindi prima di fare queste sceneggiata forse avrebbe fatto bene a sedersi con l'amministrazione comunale, cercando una transazione:forse avremmo evitato tutto questo che credo non faccia bene, in primis alla cooperativa, ma nemmeno all'immagine del Comune».
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