Pisa, strangolato mentre inscena impiccagione a teatro: grave 27enne

Pisa, strangolato mentre inscena impiccagione a teatro: grave 27enne
Domenica 31 Gennaio 2016, 11:00 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 11:17
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Un giovane attore, Raphael Schumacher, 27 anni, è ricoverato da stanotte in condizioni molto gravi nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Pisa dopo essere rimasto strangolato durante una scena di impiccagione in uno spettacolo al teatro Lux, nel centro storico della città. Probabilmente tutto è accaduto in seguito a un incidente. Sono in corso indagini della polizia.
 


A dare l'allarme, intorno a mezzanotte e mezzo, è stata una spettatrice, neolaureata in medicina: si è accorta che l'attore si trovava realmente in stato di anossia almeno da qualche minuto. «Quall'uomo sta morendo davvero», ha gridato alzandosi in piedi.

(Il racconto della spettatrice medico: LEGGI)

Nelle sale del teatro si stavano svolgendo sei diversi spettacoli in altrettante sale di rappresentazione per un evento collettivo intitolato 'Miraggi. Una notte al Lux', che era iniziato alle 22.30 e sarebbe proseguito fino all'alba. All'interno del teatro, secondo la polizia, tra attori e spettatori vi erano alcune decine di persone. Il teatro,  situato all'interno dell'antico complesso ecclesiastico di cui fa parte anche la chiesa di Santa Caterina D'Alessandria, è stato posto sotto sequestro.

Il magistrato è arrivato nel piccolo teatro sperimentale, accompagnato da due agenti della polizia poco dopo le 15 e si è trattenuto all'interno alcuni minuti prima di allontanarsi senza fare dichiarazioni ma limitandosi a confermare di essersi recato «nel luogo dove è avvenuto» quello che ancora non è chiaro se sia stato un tragico incidente o se l'attore avesse intenzione di togliersi la vita mentre recitava la scena di un suicidio per impiccagione. Un ipotesi che tuttavia con il passare delle ore ha perso forza: la polizia sta infatti lavorando sulla possibilità che l'allestimento non rispettasse tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente sul rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il sopralluogo avrebbe fatto prendere maggiormente in considerazione questa possibilità anche se nello specifico gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Per tutto il giorno si sono susseguiti gli interrogatori, condotti anche direttamente dal pubblico ministero Giancarlo Dominjanni, per capire se vi possa essere stata qualche negligenza nell'organizzazione della serata. Al momento il magistrato ha escluso che vi siano persone iscritte nel registro degli indagati.


Raphael Schumacher si è diplomato nel giugno scorso all'accademia civica di arte drammatica 'Nico Pepe' di Udine  che un anno fa mise in scena uno spettacolo per le scuole sul tema della Grande Guerra. Si tratta di «Mort a Vendre» (Morte in vendita), rappresentazione a cura di Maril Van den Broek, attrice e insegnante olandese docente ospite della Nico Pepe. 

Il giovane è originario della provincia di Varese e residente a Brunate (Como). Su fb lo spettacolo di ieri sera veniva definito non come qualcosa da guardare, ma «da vivere, il Teatro Lux sarà un contenitore di storie, fantasmi, risate, paure, cibo e liquori». Schumacher presentava un 'quadro' cosiddetto frontale, ovvero dove ogni singolo spettatore assisteva alla sua rappresentazione attraversando, come in un viaggio ideale, i sei allestimenti previsti nella serata. L'impiccagione che portava in scena era già stata vista da un altro spettatore che però non aveva ravvisato alcun problema.
Il giovane attore lombardo aveva frequentato per tre anni i corsi professionali della 'Nico Pepè di Udine diretta da Claudio De Maglio.


Sul sito del teatro Lux si spiega che a gestirlo è l'associazione The Thing, un gruppo di ragazzi «che da qualche anno organizza concerti, reading, proiezioni, spettacoli a Pisa e in provincia». Il Lux viene definito «un'officina culturale»: è una struttura polivalente, che ospita dagli spettacoli teatrali ai concerti, dalla danza ai convegni, e anche cene e aperitivi.

«Siamo sconvolti. Non abbiamo parole per commentare», dice Andrea Vescio, uno dei responsabili dell'associazione. Solo poche parole al telefono con la voce incrinata dallo choc prima di riagganciare: «Ho solo visto un ragazzo di 27 anni a terra, in stato di incoscienza». «Stava eseguendo - conclude Vescio - una scena frontale nella quale si raffigurava un'impiccagione, con un unico spettatore presente, la studentessa neolaureata che dopo qualche minuto si è accorta che era accaduto qualcosa di grave e ha dato l'allarme».

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