Ruba a un'anziana, il giudice lo rimette il libertà per 17 minuti

Ruba a un'anziana, il giudice lo rimette il libertà per 17 minuti
di Susanna Salvador
Martedì 24 Maggio 2016, 19:40 - Ultimo agg. 21:14
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PORDENONE - Fuori dalla sala dove si sarebbe dovuta svolgere l’udienza di convalida e il patteggiamento, c’erano la vittima del furto, una donna di 86 anni accompagnata dalla figlia, dalla nipote e dal genero, e Davide Bertoli (titolare del pub Pixie) che era riuscito a fermare e bloccare il ladro che l’anziana si era ritrovata in casa. Ma nulla è andato come sarebbe dovuto andare... per una manciata di minuti. Diciassette, per la precisione, quelli che hanno costretto il giudice Eugenio Pergola a non convalidare l’arresto di Traidi Drissi e a rimettere in libertà il trentasettette marocchino, residente a San Donà di Piave, sulla cui testa potrebbe pendere ora un’accusa più pesante del furto aggravato, ovvero la rapina impropria.
A raccontare l’accaduto è l’avvocato Roberto Baglioni del foro di Venezia, che difendeva il marocchino: «Nella carte della Procura è stato erroneamente riportato che l’arresto in flagranza di Drissi è avvenuto alle 16.20 di sabato, quando invece erano le 13. La convalida deve avvenire entro le 48 ore dall’arresto, ma l’udienza è iniziata alle 13.17. Quindi ho fatto notare al giudice che il tempo era scaduto e il giudice ha dovuto prendere atto atto della situazione: non ha convalidato l’arresto e ha rimesso gli atti alla Procura. Ora il mio assistito è in libertà e affronterà un processo seguendo i soliti tempi della giustizia». 
Diciassette minuti, non uno di più. Il marocchino era stato sorpreso dall’anziana nella sua abitazione di via Dogana 9 e, alle grida della donna, aveva risposto un vicino di casa che era riuscito a bloccare il ladro e a farlo arrestare.
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