Prof scomparsa nel 2013, il custode della villa condannato all'ergastolo

Prof scomparsa nel 2013, il custode della villa condannato all'ergastolo
Giovedì 18 Febbraio 2016, 20:44 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 17:13
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Antonino Bilella, il custode della Villa Adua a Potassa di Gavorrano (Grosseto), è stato condannato all'ergastolo con due mesi di isolamento diurno per la scomparsa di Francesca Benetti, l'ex insegnante di Cologno Monzese, della quale non ci sono più notizie dal 4 settembre 2013. Bilella, custode della villa della donna, era accusato di omicidio premeditato, soppressione di cadavere, stalking e violenza sessuale. La sentenza della corte d'assise presieduta da Giovanni Puliatti dopo 8 ore di camera di consiglio. 

Antonino Bilella ha ascoltato attonito la sentenza ed è rimasto in silenzio. È stato condannato per omicidio volontario premeditato, soppressione di cadavere, stalking e per uno dei tre casi di violenza sessuale contestatigli nei confronti della donna. L'ergastolo era stato chiesto dal pm. «Bilella è un uomo forte - hanno detto i difensori dell'ex custode di Villa Adua, Francesca Carnicelli e Riccardo Lottini - Domani gli parleremo. Non ce lo aspettavamo. Attendiamo le motivazioni e faremo appello». I difensori dell'uomo avevano chiesto l'assoluzione o, in subordine, la derubricazione dell'accusa più grave in omicidio preterintenzionale.

«Vediamo se adesso il 'signor ergastolano' ci dice ora dove è il corpo: ora manca il secondo tassello di questa triste storia, il corpo di mia sorella. Abbiamo aspettato tanto ma doveva andare così», ha detto Alessandro Benetti, fratello di Francesca Benetti. «Sono contento. La giustizia ha capito questo omicidio grazie a tutte le persone che hanno lavorato alle indagini.
Era quello che si meritava», ha aggiunto. In aula, in lacrime anche la figlia della donna, Eleonora Spataro. Per Alessandro Risaliti, il legale con il collega Agron Xhanay ha assistito la famiglia della donna scomparsa «è un grande risultato. La famiglia è soddisfatta. purtroppo Francesca non tornerà più ma almeno i familiari hanno avito la giusta sentenza: la sentenza di uno Stato civile».


«È una sentenza esemplare perché lo Stato ha riconosciuto la responsabilità totale di Bilella che se l'ha fatta franca 38 anni fa non ci è riuscito questa volta e deve rispondere fino all'ultimo dei suoi giorni per quello che ha fatto a Francesca Benetti». Così Agron Xhanaj, legale della famiglia Benetti, che risiede nel vicentino, sulla sentenza che ha condannato all'ergastolo l'ex custode di Villa Adua. Per il legale si tratta «di una sentenza importante anche dal punto di vista giuridico perchè, nonostante il corpo della vittima non sia stato trovato, il reato di omicidio è stato ugualmente riconosciuto».

Xhanaj parla di un pronunciamento della corte significativo «anche perché ha riconosciuto la sussistenza del reato di stalking denunciato dai familiari di Francesca quanto ormai era già stata uccisa dal suo stalker. Anche per questo - aggiunge - è ancora più importante che lo stalking divenga perseguibile d'ufficio e ciò per evitare che non siano i familiari a dover denunciare dopo la morte della persona perseguitata ma lo possano fare le vittime stesse in vita».
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