Firenze, 17enne massacrata al parco dell'Ambrogiana: fermato un 21enne, incastrato dal video

Firenze, 17enne massacrata al parco: fermato un uomo a quattro mesi dall'aggressione
Firenze, 17enne massacrata al parco: fermato un uomo a quattro mesi dall'aggressione
Giovedì 22 Febbraio 2018, 09:18 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 15:06
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Possibile svolta nelle indagini sul caso della 17enne massacrata e ritrovata in fin di vita nell'ottobre scorso al parco dell'Ambrogiana, a Montelupo Fiorentino. La polizia di Stato ha infatti fermato un uomo, ritenuto il presunto responsabile dell'aggressione, avvenuta dopo che l'adolescente aveva passato una serata in discoteca con gli amici. Si tratta di un 21enne, Alessio Martini, che è stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip su richiesta della procura fiorentina. I reati che gli vengono contestati sono rapina e tentato omicidio.
 

Questa mattina è stato trovato dalla polizia il cellulare della ragazzina aggredita la mattina del 14 ottobre. Il telefono è stato individuato grazie alle indicazioni fornite dal 21enne arrestato. Secondo quanto spiegato dalla polizia, lo smartphone era nascosto nella vegetazione, a circa 150 metri dal luogo dove la 17enne fu trovata priva di coscienza. Il 21enne, residente a Montelupo Fiorentino (Firenze), è già noto alle forze dell'ordine. Le indagini che hanno portato al suo arresto sono state condotte da squadra mobile di Firenze e commissariato di Empoli.

Il 21enne è stato individuato grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e ad alcune tracce di dna, trovate sui vestiti e sotto le ascelle della vittima. Per l'accusa avrebbe picchiato la ragazza per portarle via il cellulare. «Pensiamo a un movente di rapina» ha detto il procuratore capo Giuseppe Creazzo, precisando come il giovane sia stato identificato «al termine di un'indagine meticolosa, condotta dagli investigatori con precisione assoluta».

Martini, spiega la polizia, ha problemi di tossicodipendenza ed era già noto alle forze dell'ordine per reati relativi alla droga e al furto. La sua presenza nella zona del parco la mattina del 14 ottobre è stata accertata grazie all'analisi della celle telefoniche e a quella di oltre dieci telecamere cittadine, una delle quali lo riprende mentre, intorno alle 5 del mattino, percorre in bici la strada che porta verso il parco. Il giubbotto che indossava quella mattina è stato sequestrato stamani nella sua abitazione.

L'aggressione è avvenuta alle 6,20. La giovane, che non ricorda nulla, era al telefono con un'amica. La telefonata si è interrotta bruscamente quando è stata aggredita. La ragazzina sarebbe stata colpita alla testa col suo stesso cellulare, riportando fratture multiple, poi, ormai in stato di semincoscienza, trascinata da sotto le ascelle e nascosta dietro un muretto. Per l'accusa il 21enne avrebbe abbandonato il telefono poco dopo. Questa mattina, all'arrivo degli agenti, avrebbe ammesso le sue responsabilità. 

Per circa un'ora, dalle 5,24 del mattino del 14 ottobre scorso, quando una telecamera lo riprende mentre si allontana dalla stazione ferroviaria di Montelupo, fino alle 6,26, ora presunta dell'aggressione, il 21enne «ha girovagato alla ricerca di una possibile preda», poi «facilmente individuata nella giovane». Così il gip Mario Profeta nell'ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere per Alessio Martini. Il giovane, si legge ancora nella carte del gip, «l'ha incrociata, seguita, aggredita e lungamente trascinata, esponendola a concreto rischio di pericolo di vita».

In base a quanto accertato dal medico legale incaricato di eseguire le perizie dalla pm Alessandra Falcone, titolare delle indagini, le lesioni riportate dalle 17enne, erano «certamente idonee a provocarne la morte».
La ragazza si è salvata solo perché alcuni minuti dopo essere stata picchiata, sebbene sempre in stato di semincoscienza, si è alzata a sedere ed è stata vista da alcuni passanti, che l'hanno soccorsa chiamando il 118. In base alle immagini riprese dalle telecamere, la ragazza è entrata in viale Umberto I, dove è stata aggredita, tra le 6,23 e 30 secondi. 37 secondi prima un uomo con pantaloni chiari e giubbotto scuro con materiale riflettente bianco, lo stesso sequestrato a casa di Martini, ha imboccato il viale dalla parte opposta.
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