Ruba bombola del gas per scaldarsi,
consigliere comunale lo bastona

Ruba bombola del gas per scaldarsi, datore di lavoro e consigliere comunale lo lega a una trave e lo bastona
Ruba bombola del gas per scaldarsi, datore di lavoro e consigliere comunale lo lega a una trave e lo bastona
Giovedì 22 Febbraio 2018, 15:12 - Ultimo agg. 23 Febbraio, 08:35
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Aveva rubato una bombola del gas per riscaldarsi e, scoperto dal suo datore di lavoro, è stato aggredito, legato e colpito a bastonate, riportando ferite e fratture in tutto il corpo. Vittima della feroce aggressione è un operaio rumeno di un'azienda agricola di Ragusa, di proprietà di Rosario Dezio. L'uomo, consigliere comunale vicino al Pd a Vittoria, è stato fermato dalla polizia e si trova attualmente ai domiciliari.



I fatti risalgono alle ore precedenti lo scorso 15 febbraio: a denunciarli la stessa vittima, che insieme ad un connazionale stava cercando di appropriarsi della bombola di gas ma è stato scoperto da Dezio, che è riuscito a colpire con pugni e bastonate uno dei dipendenti, prima di sparare alcuni colpi di fucile in aria per terrorizzarlo. I due rumeni, a questo punto, erano riusciti a darsi alla fuga, vagando per ore e rifugiandosi in un casolare abbandonato. La mattina seguente Dezio, seguendo insieme ad un collaboratore un altro operaio rumeno, era riuscito a scovarli; dopo averli costretti a tornare nei capannoni dell'azienda agricola dove molti dipendenti vivevano, l'imprenditore e consigliere comunale ha legato alle mani e ai piedi il rumeno che aveva rubato la bombola, appendendolo a una trave e picchiandolo selvaggiamente con un bastone. 

Pur senza specificare le modalità, agli inquirenti Dezio «in modo spavaldo ha ammesso di aver picchiato i romeni sorpresi a rubare una bombola di gas». L'uomo, posto agli arresti domiciliari, è accusato di lesioni gravi, sequestro di persona e irregolarità sul porto d'armi. Insieme a lui sono stati denunciati due parenti e il collaboratore che lo aveva aiutato a mettersi sulle tracce degli operai che voleva punire. Antonino Ciavola, dirigente della Squadra Mobile di Ragusa, lo ha definito «un soggetto pericoloso». L'azienda di Dezio, in passato, era stata oggetto di indagini riguardanti lo sfruttamento della manodopera e del caporalato.
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