Rieti, la moglie del macellaio suicida
attacca: mio marito ucciso due volte

Rieti, la moglie del macellaio suicida attacca: mio marito ucciso due volte
Domenica 23 Luglio 2017, 16:48 - Ultimo agg. 17:46
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RIETI - «Sono certa che mio marito si starà rivoltando nella tomba». Marina Alberti è delusa e amareggiata dal comportamento tenuto da Carrefour, azienda nella quale il marito Franco Eleuteri ha lavorato tanti anni prima di scegliere di farla finita con un colpo di fucile lo scorso 28 maggio. Sulla morte dell’uomo, 62enne, è in corso una inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Rieti.

Intanto, però, il punto vendita di viale Panella a L’Aquila, dove Eleuteri lavorava nel reparto macelleria, ha inviato una lettera di licenziamento al direttore Maurizio Panepucci, che era già stato trasferito in un altro punto vendita aquilano. Una decisione motivata da una nota aziendale nella quale si parla di «approfondita inchiesta interna che ha portato a evidenziare comportamenti non in linea con la condotta richiesta da Carrefour». La Procura di Rieti ha iniziato ad ascoltare i colleghi di Eleuteri per far luce sulla vicenda, per la quale si ipotizza il reato di mobbing e induzione al suicidio.

«Hanno ucciso mio marito due volte - ripete la donna - Hanno licenziato il suo migliore amico, non è il responsabile, e loro ne stanno uscendo come benefattori e il nostro amico come un assassino. Quando c’era Maurizio i problemi si risolvevano. I problemi di mobbing sono iniziati il giorno dopo che Maurizio è stato trasferito. Voglio che la verità venga a galla. La Procura sta facendo il suo lavoro e ha già ascoltato amici e colleghi. Quando sarà il mio turno farò al magistrato nomi e cognomi di coloro che porteranno sulla coscienza il peso della morte di mio marito. Vorrei evitare che altre persone siano colpite come è stato colpito lui».
 
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