Roma, scontri al corteo Casapound: antagonisti assaltano un pulmino

Roma, scontri al corteo Casapound: antagonisti assaltano un pulmino
di Maria Lombardi e Alessia Marani
Sabato 21 Maggio 2016, 10:19 - Ultimo agg. 23 Maggio, 15:24
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Prima i cortei per le strade del centro con l'assalto ad un'auto da parte degli antagonisti e poi il concerto nazi-rock nel cuore della Capitale all'insegna dei saluti romani. Si chiude così un sabato di alta tensione a Roma, al termine di una giornata che ha visto sfilare in contemporanea il corteo di Casapound e quello di contestazione degli antagonisti. E, a due settimane dalle amministrative, è arrivata immancabile anche la polemica politica, con un botta e risposta tra Stefano Fassina, candidato di Si e presente alla manifestazione anti-fascista, e quello di FdI, Giorgia Meloni. «Sono l'unico candidato presente e mi dispiace», aveva detto Fassina, al quale la Meloni ha replicato di voler pensare «ai problemi di Roma, non a riesumare gli anni 70».
 

 

Chi, invece, ha riesumato gli anni passati sono stati i partecipanti al concerto all'ombra del Colosseo. Braccia tese, slogan fascisti - tra le bancarelle con cimeli del Ventennio - hanno accompagnato l'esibizione delle band che si sono esibite sul palco nel «Tana delle Tigri», evento musicale di estrema destra. Tra loro anche gli «ZetaZeroAlfa» del leader di Casapound, Gianluca Iannone. «Ci siamo presi il Colosseo», le sue parole al microfono. «Dove sono gli antifascisti?», la domanda di sfida nei confronti dei contestatori definiti «lebbrosi e zombie». Il riferimento è agli antagonisti, protagonisti questa mattina di un assalto ad un pullmino finito sul percorso del corteo di protesta. «Sono fascisti», il grido con cui alcuni militanti hanno frantumato i vetri del suv con i caschi nel tentativo di raggiungere gli occupanti del mezzo. A nulla sono servite le parole dell'autista che aveva tentato di spiegare che si trattava solo di turisti tedeschi e non di musicisti che avrebbero preso al concerto di Casapound. Informazioni che poi sono state confermate ore dopo anche dalla Questura che in serata ha fatto un bilancio della giornata, durante la quale - si legge in una nota - non sono state rilevate «criticità dal punto di vista dell'ordine pubblico». Ulteriori accertamenti, però, saranno avviati sia sull'assalto al suv, sia su un drone che ha sorvolato il concerto a Colle Oppio, nonostante il divieto di sorvolo della Prefettura.

La giornata era iniziata con il corteo di Casapound, da piazza Vittorio, e con quello di contestazione dell'Anpi da piazza dell'Esquilino. A garantire la sicurezza durante le due manifestazioni centinaia di agenti - duemila secondo il Silp-Cgil - che hanno vigilato affinchè nessuno lasciasse il percorso del corteo. Lanci di uova e urla di contestazione dalle finestre di alcuni palazzi hanno accompagnato il corteo di Casapound, aperto da un maxi-striscione con la scritta «Difendere l'Italia con lo spirito degli eroi del Piave». La piazza antifascista, invece, ha sfilato sulle note di «Bella Ciao» e «Fischia il vento» e sotto lo slogan «Casapound not Welcome», l'hashtag usato nelle scorse settimane per anticipare la manifestazione di protesta.
Oltre all'assalto all'auto di turisti tedeschi, la giornata registra anche l'aggressione da parte degli antagonisti a due ragazzi, probabilmente militanti di Gioventù Nazionale che aveva denunciato un episodio simile avvenuto in via Cavour, a due passi da Colle Oppio. La polizia sta vagliando le immagini a disposizione per risalire ai responsabili. Nel frattempo, sul palco del concerto nazi-rock si spengono le ultime luci, le magliette con le scritte «Kill a commie» o «Fascists do it better» tornano negli scatoloni mentre anche gli ultimi nostalgici lasciano la piazza con la bandiera di Casapound ancora alzata in cielo.

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