Roma, getta il figlio di 16 mesi nel Tevere
dopo una lite con la compagna: arrestato

Bimbo gettato nel Tevere, sommozzatori al lavoro (foto Toiati)
Bimbo gettato nel Tevere, sommozzatori al lavoro (foto Toiati)
Sabato 4 Febbraio 2012, 08:50 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 14:17
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ROMA - Un bimbo di 16 mesi stato lanciato stamani all'alba nel Tevere dal padre, Patrizio Franceschelli, un 26enne con precedenti per droga. Inutili finora le ricerche. L'uomo, dopo una lite con la compagna, ha sottratto il piccolo alla zia e alla nonna alle quali era affidato ed è uscito da casa, in via degli Orti d'Alibert a Trastevere. Intorno alle 6.30, lo ha lanciato nel fiume nella zona di ponte Mazzini. La compagna era ricoverata in ospedale. La coppia litigava spesso per affidamento del figlio.



La tragedia dopo una lite. La prima chiamata al 112 è stata fatta intorno alle 6.18 dalla zia del bimbo. A notare Franceschelli sul ponte davanti al carcere di Regina Coeli è stato, poco dopo, un agente di polizia penitenziaria che gli ha chiesto se avesse bisogno di aiuto. Qualche istante dopo l'uomo ha urlato qualcosa, gettando il piccolo in acqua e riuscendo poi a scappare. L'agente ha chiamato i carabinieri che lo hanno bloccato nei pressi di ponte Testaccio. Contemporaneamente sono scattate le ricerche da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco e del nucleo subacquei dei carabinieri. Il bimbo non è stato ancora trovato.



«L'ho gettato io nel Tevere». Alcune ore dopo l'arresto l'uomo ha ammesso di aver ucciso il figlio, poi si è chiuso nel silenzio.



Le ricerche riprendono domani. Per questa sera si sono concluse e riprenderanno domani le ricerche del bimbo. Del piccolo al momento nessuna traccia: con muta stagna e maschera gran facciale, i militari hanno ispezionato senza esito anche un'area scogliosa. I subacquei non escludono che il corpicino, considerato il corso del fiume e le forti correnti, possa aver superato le rapidi in direzione della foce.
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