Roma, incendio aeroporto, sciopero addetti. Il prefetto: «Amianto? Verifiche in corso»

Roma, incendio aeroporto, sciopero addetti. Il prefetto: «Amianto? Verifiche in corso»
Martedì 12 Maggio 2015, 16:29 - Ultimo agg. 19:14
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«Chiediamo ai Ministeri della Salute, Lavoro e Trasporti che intervengano: non è possibile che il principale sito produttivo dell'Italia centro-meridionale soffra di precarietà, di disoccupazione e ora, addirittura, della mancanza delle condizioni minime di sicurezza e di salute per i lavoratori e per i passeggeri». Così all'aeroporto di Fiumicino, Antonio Amoroso, sindacalista nazionale della Cub-Trasporti nel corso della manifestazione di due ore, organizzata dalla Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Cub Trasporti.



La protesta dei lavoratori. «Contrariamente alle dichiarazione rilasciate da Aeroporti di Roma riguardo la salubrità dell'aria e sulla agibilità dei luoghi di lavoro - sostiene Antonio Amoroso - qui ci sono lavoratori che nei giorni scorsi hanno fatto ricorso alle cure mediche nel Pronto soccorso dell' aeroporto, accusando secchezza della gola, mal di gola, addirittura nausea, gonfiori e in alcuni casi hanno persino vomitato. Chiediamo e vogliamo chiarezza».



Conclusa l'agitazione, alla quale hanno partecipato circa una cinquantina di lavoratori aeroportuali, non si sono registrate comunque ripercussioni sull'operatività dello scalo romano.




Il prefetto. Sulla questione è intervenuto anche il prefetto gabrielli. «Ho ricevuto ieri sera una comunicazione ufficiale da parte di Aeroporti di Roma (Adr) sulle verifiche condotte da istituti specializzati. C'è una posizione nettissima di diniego sul tema dell'amianto. Siccome la salute viene prima di ogni altra cosa è giusto approfondire. Ci siamo anche resi disponibili a far incontrare le parti», ha risposto il capo dell'ufficio di governo a Ostia a una domanda sui timori per le esalazioni al Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino.



«C'è il tema della salute dei lavoratori ma anche della funzionalità del più importante scalo del paese - ha aggiunto Gabrielli -. che ha subito un danno importante, la cui ricaduta deve essere più limitata possibile sia sull'immagine dell'Italia che sul servizio che dobbiamo rendere a migliaia di cittadini e di stranieri che lo utilizzano».



Alla domanda sul ruolo della Asl nelle verifiche sul Terminal 3 Gabrielli ha risposto: «Il pubblico ci sta perchè ci deve stare e quindi bene che Adr abbia verificato da par suo, gli organismi pubblici faranno altrettanto.
Ognuno mette le firme su determinati atti e se ne assume la responsabilità. Su temi come la salute non si deve scherzare».
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